Italo Balbo come Neil Armstrong...

La prima edizione di Italo Balbo uscì nel febbraio del 1984 ma, a parte certe legnosità di scrittura, non ho dovuto aggiornarlo molto, essendo l'unico saggio che ha potuto utilizzare integralmente l'archivio privato di Italo Balbo, oltre a numerosissime testimonianze coeve.










È consistente, invece, l'aggiunta bibliografica, che testimonia il perdurare dell'interesse sulla figura di Balbo. Nell'introduzione del 1983 sostenevo che l'interesse su Balbo capo dello squadrismo era superiore di quello su Balbo aviatore e governatore della Libia. Era vero, allora, perché non era ancora stato sciolto il nodo del violento scontro politico che contrappose fascisti e socialisti, dell'insufficiente reazione della classe dirigente liberale e della conquista dello stato da parte di Mussolini. Questi problemi storiografici appaiono ormai meno rilevanti, specialmente dopo gli studi di Roberto Vivarelli, anche in merito alla sempre esecrabile violenza dei fascisti. L'escalation della violenza politica mondiale cui si è assistito negli ultimi trent'anni, basti considerare il terrorismo quaeddista, non diminuiscono la gravità etica delle spedizioni degli squadristi contro gli avversari, ma le mettono in un angolo del museo degli orrori degli ultimi cento anni. Appare sempre più gigantesca, invece, l'importanza delle imprese aeronautiche ideate, organizzate e realizzate da Balbo..... CONTINUA IL GIORNALE