*nota di Asino Rosso.... incredibili esternazioni del vecchio evidentemente rimbambito e post stalinista (come definirlo?) Macaluso... Su chiaro copione di D'Alema e il fu PD (di questo passo...) attacco a Matteo Renzi definito inquietante (copia e incolla ben noto soviet contro i dissidenti- e del solito radical chic cultural-comunista!), tacitamente totalitario (????? ma non era un banale boyscout postDC...???) , insomma: mentre i sondaggi clamorosamente (farlocchi o veritieri delle due l'una) danno ancora le Destre pur già defunte in testa, continua il Von Masoch trend dell'ex sinistra! E' RENZI il problema secondo la vecchia guardia postPDS... non Letta che continua a non fare un cazzo, non un PD da rottamare al 90% se non da riformattare, se non proprio da cancellare (Renzi è fin troppo leale) per un nuovo logo ex novo decente e via dalla gerentocrazia ancora dominante! Macaluso? un altro zombi pararosso ormai da eutanasia assistita!
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ROMA
EMANUELE MACALUSO, anima della sinistra italiana, ex senatore del Pci, grande amico e sodale di Giorgio Napolitano, non vede un futuro roseo. Né per la sinistra né per il Paese.
Senatore Macaluso, crede che Renzi sia il nuovo Pd?
«Renzi ritiene che il Pd sia lui. Ma il Pd ...
Veronica Passeri
ROMA
EMANUELE MACALUSO, anima della sinistra italiana, ex senatore del Pci, grande amico e sodale di Giorgio Napolitano, non vede un futuro roseo. Né per la sinistra né per il Paese.
Senatore Macaluso, crede che Renzi sia il nuovo Pd?
«Renzi ritiene che il Pd sia lui. Ma il Pd sconta il fatto di essere nato senza una base politico-culturale comune, senza una identità, in questa situazione sarà difficile che la sinistra o il centrosinistra possano competere con un centrodestra seppur allo sfascio totale. Il partito in questi anni si è barcamenato, basandosi solo sulle persone: prima Prodi che è padre fondatore del partito ma non ne è stato mai dirigente, Veltroni che aveva una sua linea, D’Alema che ne aveva un’altra»
Morale?
«Il partito è rimasto nel limbo. Di tutto questo si avvantaggia Grillo, che fa solo un’opera distruttiva. Sono preoccupato non dall’avvenire della sinistra, ma del Paese».
E il congresso dell’8 dicembre sarà un modo per ripartire?
«Ma quale congresso, non c’è nessun congresso. Un congresso significa un’assemblea di 500-1.000 persone che discutono per tre-quattro giorni, ci sono le mozioni, si votano, qui non c’è niente di tutto questo. Solo un segretario che, cosa unica al mondo, verrà eletto anche dai non iscritti».
Che servizio potrà rendere al Pd Renzi segretario?
«Non so se lo sarà, non darei per certo nulla. Penso che la visione personalistica di Renzi sia rovinosa».
E come possibile premier?
«Guardi, Renzi sarà anche una brava persona, non ci ho mai parlato, ma metto in conto che lo sia, però pensarlo a Palazzo Chigi mi inquieta. Non so se abbia il carisma e le qualità per essere solo al governo del Paese. La mia inquietudine nasce non dal fatto che lui possa avere ambizioni autoritarie, ma dalla preoccupazione che non sia in grado di risolvere i problemi del Paese da solo. A Firenze li ha risolti?.... CONT: quotidianonet
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EMANUELE MACALUSO, anima della sinistra italiana, ex senatore del Pci, grande amico e sodale di Giorgio Napolitano, non vede un futuro roseo. Né per la sinistra né per il Paese.
Senatore Macaluso, crede che Renzi sia il nuovo Pd?
«Renzi ritiene che il Pd sia lui. Ma il Pd ...
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Veronica Passeri
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EMANUELE MACALUSO, anima della sinistra italiana, ex senatore del Pci, grande amico e sodale di Giorgio Napolitano, non vede un futuro roseo. Né per la sinistra né per il Paese.
Senatore Macaluso, crede che Renzi sia il nuovo Pd?
«Renzi ritiene che il Pd sia lui. Ma il Pd sconta il fatto di essere nato senza una base politico-culturale comune, senza una identità, in questa situazione sarà difficile che la sinistra o il centrosinistra possano competere con un centrodestra seppur allo sfascio totale. Il partito in questi anni si è barcamenato, basandosi solo sulle persone: prima Prodi che è padre fondatore del partito ma non ne è stato mai dirigente, Veltroni che aveva una sua linea, D’Alema che ne aveva un’altra»
Morale?
«Il partito è rimasto nel limbo. Di tutto questo si avvantaggia Grillo, che fa solo un’opera distruttiva. Sono preoccupato non dall’avvenire della sinistra, ma del Paese».
E il congresso dell’8 dicembre sarà un modo per ripartire?
«Ma quale congresso, non c’è nessun congresso. Un congresso significa un’assemblea di 500-1.000 persone che discutono per tre-quattro giorni, ci sono le mozioni, si votano, qui non c’è niente di tutto questo. Solo un segretario che, cosa unica al mondo, verrà eletto anche dai non iscritti».
Che servizio potrà rendere al Pd Renzi segretario?
«Non so se lo sarà, non darei per certo nulla. Penso che la visione personalistica di Renzi sia rovinosa».
E come possibile premier?
«Guardi, Renzi sarà anche una brava persona, non ci ho mai parlato, ma metto in conto che lo sia, però pensarlo a Palazzo Chigi mi inquieta. Non so se abbia il carisma e le qualità per essere solo al governo del Paese. La mia inquietudine nasce non dal fatto che lui possa avere ambizioni autoritarie, ma dalla preoccupazione che non sia in grado di risolvere i problemi del Paese da solo. A Firenze li ha risolti?.... CONT: quotidianonet