Harrison Ford bacchetta Orson Scott Card
Harrison Ford, si sa, è un grande attore e tutti l'abbiamo ammirato nelle vesti dell'impavido Han Solo, che difende, assieme a Luke Skywalker, la principessa Leia Organa dal malefico Darth Vader. Ma non ci saremmo aspettati da lui una caduta di stile come quella di cui si è reso protagonista nell'intervista apparsa il 30 ottobre 2013 sul quotidiano "Il Giornale". Ad un certo punto, l'intervistatore Carlo Bizio chiede: «Lei ha avuto un dissapore con l'autore del romanzo «Ender's Game» da cui è tratto il film, Orson Scott Card, perché al Comic-Con ha espresso opinioni contro il matrimonio gay. Un commento?»L'attore così risponde: «Certo: Card avrebbe dovuto tenersi le sue opinioni reazionarie per conto suo. Ma per fortuna non c'è nulla di queste sue idee nel romanzo o nel film. Ha perso un'occasione per stare zitto. A volte gli scrittori parlano troppo. Che scrivano e basta».
Noi, per fare ammenda al posto suo di un commento così poco democratico e tollerante, ci impegniamo fin d'ora a recensire sul prossimo numero di "Future Shock" (n.65, febbraio 2014), il romanzo di Orson Scott Card, da cui è tratto il film di cui sopra, Il gioco di Ender (The Forever Man, 1986), che ha vinto, nel 1986, i premi Hugo e Nebula per il miglior romanzo di fantascienza dell'anno.
offerta-omaggio di Critica pedagogica della fantascienza, di Fantascienza umanistica, di Racconti del Venticinquennale e di Alieni, astronavi, robot... a quanti decidessero di sostenere "Future Shock".