Immagine computerizzata di una collisione tra particelle all’Lhc del Cern di Ginevra (Epa)
Il Nobel per la fisica 2013 è stato assegnato al belga François Englert (81 anni), della Libera Università di Bruxelles, e al britannico Peter W. Higgs (85), dell’Università di Edinburgo. Entrambi, in modo indipendente hanno previsto l’esistenza del bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste la massa. I due scienziati otterrano il premio di 8 milioni di corone svedesi (1,25 milioni di dollari).MOTIVAZIONI - «La teoria premiata è una parte centrale del Modello Standard della fisica delle particelle, che descrive la materia di cui è costruito il mondo», spiega motivazioni l’Accademia Reale delle Scienze della Svezia. «In base al Modello Standard tutto, dai fiori alle persone alle stelle ai pianeti è costituito di pochi mattoncini: le particelle di materia».
«LA PARTICELLA DI DIO» - Il bosone che ha preso il none da Higgs, è stato impropriamente chiamato «la particella di Dio», proprio per il fatto che, grazie a lui, esiste la massa nel nostro universo. Englert e Higgs hanno teorizzato l’esistenza del bosone in modo indipendente nel 1964. I l bosone teorizzato dal fisico britannico è comparso per la prima volta in un articolo pubblicato dalla rivista Physical Review Letters.