Attualmente su Marte c'è pochissimo metano. Appena 2,7 parti per miliardo di molecole dell'elemento. Un valore ben lontano da quello dell'atmosfera terrestre, che ne contiene circa 1.700. Come è noto, il metano è uno degli indicatori più immediati della presenza di vita in un ecosistema, perchè è un gas che proviene da processi biologici. La presenza di metano indica chiaramente l'esistenza di processi biologici, cioé della vita. Ma il metano è anche un elemento che si disperde molto rapidamente.
Le analisi della superficie marziana effettuate da Curiosity e lo studio di meteoriti marziani arrivati sulla Terra miliardi di anni fa (tali frammenti furono eiettati durante l'impatto di una cometa) rivelano che la presenza degli elementi più leggeri è diminuita nel tempo. Gli elementi più leggeri si sono dispersi nello spazio, forse spazzati via dal vento solare, mentre quelli più pesanti finirono intrappolati nelle rocce, durante il raffreddamento successivo alla catastrofica esplosione che le fuse. È un indizio chiaro della fuga dell'atmosfera marziana, che qualche miliardo di anni fa era più spessa e in grado di tenere più caldo il pianeta rosso. E, probabilmente, conteneva anche più metano e, di conseguenza, anche qualche forma primordiale di vita.
Per capirlo meglio, bisognerà aspettare la fine di quest'anno, quando avverrà il lancio della missione Maven, progettata proprio per questo scopo (Maven è l'acronimo di Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN).
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