* LUGLIO 2013... NUOVO LIBRO PER NUOVA OGGETTIVITA'
AUTORI VARI*
LA CARMELINA EDIZIONI-FERRARA-ROMA *ELENCO AUTORI
Il movimento di pensiero della “Nuova Oggettività, popolo, partecipazione destino” si è formato nel 2010 sulla spinta di un’esigenza diffusamente sentita, sia in ambienti accademici che più ampiamente creativi, di reazione al degrado complessivo della nostra qualità di vita relazionale. E’ facile presumere che infinite e ripullulanti reazioni di tal genere e che possano seguire un percorso analogo, non perverranno disperatamente mai a creare qualcosa di reale e di duraturo, se non riusciranno ad insediarsi su una stabilità di stile comportamentale e su una efficace capacità di incidere, nello specifico. Ovvero non si può chiedere ad un movimento di pensiero di progettare e poi compiere un periplo simile a quello di un movimento di opinione o di un movimento politico. La confusione dei piani è direttamente proporzionata alla confusione generalizzata che presiede corrivamente al degrado. Ma è ovvio che nello specifico, appunto, si giocano i destini di ogni intrapresa. Per questo abbiamo progettato un accordo fra anime distinte e ben consapevolmente coordinate in funzione di un possibile massimo comun denominatore, che una idea tradizionale e progressiva assieme, potesse rendere raggiungibile, al di là delle ormai logore mappature sinistra-centro-destra. A tal fine, se pure il movimento stesso non può rinunciare, a pena d’intrinseca negazione, al pensiero inattenuato, è certo che si procede sulle linee che meglio definiscono l’orizzonte cupo di rovine e macerie e le aurorali luci reali e potenziali.
Nella logica organica di una visione del mondo spiritualmente orientata, per noi conta la scelta olista, comunitarista, partecipativa, differenzialista, anticapitalista ed antiglobalista. Non crediamo che tali scelte possano oggi reputarsi “minimali”, ma anzi “massimali”, perché individuano le vere afflizioni ed i veri rimedi, e quindi possono saggiamente e nobilmente mettere in secondo piano differenze di etichettature e far venire in primo piano desiderio di unità e di riscatto…Nel mondo della follia globalista, nuovamente scatenata, tesa a minacciare con se stessa tutti i filistei, dobbiamo mantenere l’equilibrio del nostro mondo, generato da secoli di civiltà orgogliosa e tenace, ed ora in mano ad una oligarchia plutocratica di usurai del pensiero e della comunità senescente, noi consci che le divisioni ed i distinguo inutili sono lo strumento essenziale per i nostri avversari.
Non siamo responsabilmente interessati alle etichette letteraliste, essendo consapevoli di quale livello d’impotenza e di neutralizzazione esse abbiano prodotto nella coscienza comunitaria. Per ora quindi disgraziatamente le subiamo, ma appena potremo le rivolgeremo contro chi le impone con il visus degli ipocriti e con la sicumera degli inutili.
Procederemo valorizzando riconoscibilmente lo stile antinarcisista, sobrio e rispettoso di ogni nostra dimensione, sensibilità e potenzialità, ma anche sicuro nel dovere, potere e voler riconoscere, nel nostro movimento di pensiero, una élite compatta, forte ed agente.
Questo per il merito.... CONTINUA
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