9 luglio 2013 alle ore 10.27
E c'era anche una bandiera rossa; fra le tante bandiere c'era anche una bandiera rossa. Certamente il colore era rosso, obiettivamente doveva essere rosso. Era una bandiera fra molte, troppe bandiere, e in esse anche doveva obiettivamente esistere il color rosso. Successe ciò che succede tra i colori. I colori simpatizzano tra loro e si uniscono tra loro in tenere confusioni, in dolcissime sfumature.
così accadde per quella bandiera; tutti gli altri colori simpatizzavano con lei, essa era immersa fra tante bandiere, fra tanti colori e si confondeva, si lasciava assorbire.
Eppure quella bandiera era obiettivamente di color rosso.
L'osservatore imparziale, riunendo nel pensiero astratto le sovrapposizioni sintetiche del quadro generale doveva convenire: quella bandiera è rossa
non è il solito rosso delle bandiere rosse. Le solite, vecchie convenzionali bandiere rosse tagliano netta la pupilla si figgono nella pupilla; esse sono come una piega appena squarciata che brilla; esse ricordano veramente una piaga che non si rimargina, perchè mani proterve staccano i lembi e nnuovo sangue fanno zampillare.
Quella bandiera non era una piaga; stava alla piaga come la macchia di pomodoro che i comici, morendo di morte violenta nei palcoscenici di provincia, si applicano sulle tempie strizzando nel pugno chiuso l'economica solanacea. Non era una piaga: forse che i piagati, i feriti vanno sotto l'aspersorio di un cardinale a farsi irrorare d'acqua santa?
Ebbene, quella bandiera, obiettivamente rossa, andò sotto il santissimo sacramento e fu consacrata dall'aspersorio di un cardinale.
non bruciò la ferita, non sentì la carne viva il morso salso dell'acqua santa; non c'era ferita, non c'era carne viva, il rosso era obiettivamente rosso come il sugo di pomodoro .
e la bandiera continuò a bighellonare tra le molte,le troppe altre bandiere .Iniziata, la carriera degli onori è facile e vellutata.
andò ad inchinarsi dinanzi al prefetto; la ferita non sentì slargarsi i lembi sanguinolenti dalle mani proterve, non zampillò più vermiglio sangue. Anzi le molte, le troppe bandiere si unirono più strettamente e la innata simpatia strinse il nodo della gamma dei tanti colori. La bandiera fu assorbita. il poco rosso obiettivo si confuse ancor più nella girandola; un papavero in una cesta di barbabietole e insalata.
Povero colore del sangue vivo, povero colore delle bandiere solite a rimaner sole, povero colore che nelle moltitudini sembri una ferita recente.
In quella moltitudine, tra le molte, le troppe altre bandiere, scomparivi, scialba, assorbita nella gamma della girandola, slavata dall'acqua dell'aspersorio di un cardinale; ma hai iniziato la carriera, farai fortuna, poichè ti accontenterai del tuo scomparire, poichè non domandi che di dissolverti, proprio come il sugo del pomodoro, saporito condimento per gli stomaci robusti, che hanno molto, troppo appetito.
(26 giugno 1918) Antonio Gramsci
cosa è cambiato ? una disamina illuminata e visionaria di quello che fu ed è l'italia. GrazianoCecchini
così accadde per quella bandiera; tutti gli altri colori simpatizzavano con lei, essa era immersa fra tante bandiere, fra tanti colori e si confondeva, si lasciava assorbire.
Eppure quella bandiera era obiettivamente di color rosso.
L'osservatore imparziale, riunendo nel pensiero astratto le sovrapposizioni sintetiche del quadro generale doveva convenire: quella bandiera è rossa
non è il solito rosso delle bandiere rosse. Le solite, vecchie convenzionali bandiere rosse tagliano netta la pupilla si figgono nella pupilla; esse sono come una piega appena squarciata che brilla; esse ricordano veramente una piaga che non si rimargina, perchè mani proterve staccano i lembi e nnuovo sangue fanno zampillare.
Quella bandiera non era una piaga; stava alla piaga come la macchia di pomodoro che i comici, morendo di morte violenta nei palcoscenici di provincia, si applicano sulle tempie strizzando nel pugno chiuso l'economica solanacea. Non era una piaga: forse che i piagati, i feriti vanno sotto l'aspersorio di un cardinale a farsi irrorare d'acqua santa?
Ebbene, quella bandiera, obiettivamente rossa, andò sotto il santissimo sacramento e fu consacrata dall'aspersorio di un cardinale.
non bruciò la ferita, non sentì la carne viva il morso salso dell'acqua santa; non c'era ferita, non c'era carne viva, il rosso era obiettivamente rosso come il sugo di pomodoro .
e la bandiera continuò a bighellonare tra le molte,le troppe altre bandiere .Iniziata, la carriera degli onori è facile e vellutata.
andò ad inchinarsi dinanzi al prefetto; la ferita non sentì slargarsi i lembi sanguinolenti dalle mani proterve, non zampillò più vermiglio sangue. Anzi le molte, le troppe bandiere si unirono più strettamente e la innata simpatia strinse il nodo della gamma dei tanti colori. La bandiera fu assorbita. il poco rosso obiettivo si confuse ancor più nella girandola; un papavero in una cesta di barbabietole e insalata.
Povero colore del sangue vivo, povero colore delle bandiere solite a rimaner sole, povero colore che nelle moltitudini sembri una ferita recente.
In quella moltitudine, tra le molte, le troppe altre bandiere, scomparivi, scialba, assorbita nella gamma della girandola, slavata dall'acqua dell'aspersorio di un cardinale; ma hai iniziato la carriera, farai fortuna, poichè ti accontenterai del tuo scomparire, poichè non domandi che di dissolverti, proprio come il sugo del pomodoro, saporito condimento per gli stomaci robusti, che hanno molto, troppo appetito.
(26 giugno 1918) Antonio Gramsci
cosa è cambiato ? una disamina illuminata e visionaria di quello che fu ed è l'italia. GrazianoCecchini