L'ISLAM CHE NON T' ASPETTI
Il confronto tra Islam e Cristianesimo presenta momenti di accentuato lirismo ideale e di aspra polemica. Dalla visita di San Francesco d'Assisi al Sultano d'Egitto Melek el-Kamel alle confutazioni confessionali anticristiane del dottore musulmano Ibn Taymiyya, capofila della corrente rigorista sunnita hanbalita e contemporaneo di Dante, che si inserisce prepotentemente nel pacato dialogo tra il metropolita siro dell'epoca, Elia di Nisibe, e il vizir Abu-al Qasim al Maghribi. Dalla polemica contro l'ermeneutica cristiana di Ibn Taymiyya si passa all'atmosfera serena di incontro segnata da Ibn 'Arabi^, il "sommo maestro" e "vivificatore della religione", come fu definito. Nativo di Murcia, nella Spagna Islamica, Ibn 'Arabi^ apparteneva ad una famiglia vicina ad Averroè (Ibn Rushd), visse a Siviglia e nel Marocco, prima di spostarsi a Damasco dove si spense nel 1240. Grande intellettuale dalle notevoli temperie mistiche, Ibn 'Arabi^ resta un pilastro del dialogo intellettuale e punto di riferimento inesauribile della sintesi delle fedi, campione della libertà di coscienza. A ricostruire gli itinerari culturali e spirituali di Ibn 'Arabi^ si è cimentato lo scrittore turco Sadik Yalsizunçalar, nato a Malatya nel 1962, il quale, affascinato dalla grande e nobile tradizione sufi, comune ad Ibn 'Arabi^ e a Rumi^ da Konya, il fondatore dei dervisci danzanti, attinge alle fonti del testo dello scrittore andaluso e facendovi cogliere al lettore il messaggio di Dio, Assente e Presente al tempo stesso. Il modello di Ibn 'Arabi^, peraltro, nonostaante la deriva islamista, sta tornando in auge. Ce lo ricorda Luigi Bressan, attuale Arcivescovo di Trento e già diplomatico vaticano in molti Paesi islamici, come il Pakistan. Bressan in un suo recente saggio evoca la venerazione della Madonna nell'Islam. Chiamata Maryam Umm 'Isa^, la Madre di Gesù, la Madonna come la Sayyidu^na, la Nostra Signora, titolo riservato ai profeti. Oltre alla documentata ed articolata lettura teologica dei testi islamici su Maria, Bressan ci offre una serie di spunti sull'immagine di Maria nell'universo musulmano, dall'iconografia all'arte dell'incisione. Maria è rappresentata in dipinti magistrali e in stampe da artisti musulmani dell'India, dell'Iran, del Libano, della Turchia, della Siria, del Bangla Desh e della Palestina. Non è un caso che l'immagine mariana sia stata riprodotta da un artista libanese di tradizioni sufi, Alì Hussein Hassoun, sul "Drappellone" del Palio di Siena del 2010.