Governo Letta? Ecco l'il-logica del senso, dopo al voto


 
***La legge elettorale...  e pochissimo altro, l'IMU sospesa magari, certamente non la censura del web della Beata Onu Boldrini o  l'immigrazione libera forzata (per gli italiani!) della Santa faccetta nera versione extrapd...  Dopo per legge naturale (non quella delle toghe rosse) tutti al mare e  poi al voto....  Peccato che queste 2 cosucce le potevano fare benissimo con il governo dimissionario o ordinario... Monti..  ma la casta aveva deciso di prendere tempo, arginare sia l'antipoltica di Grillo, sia (il PD) la rottamazione proclamata da Matteo Renzi. Grillo regge benissimo, nonostante la disinformazione e la demonizzazione (tipo strategia della tensione negli anni del compagno doc Berlinguer, ma i pararossi attuali hanno la memoria a breve termine e basta...).  Renzi, invece, ha perso dei colpi, ma la sveglia probabilmente è vicina.  Intanto intellettuali  Giornalisti ecc.  applaudiranno Letta per il suo alto senso di Responsabilità: una nuova Legge elettorale, fondamentale certo... ma come accennato, come applaudire un bidone dell'Inter incapace di fare gol per tutto il campionato, tranne una rovesciata vincente all'ultima giornata....  tempi reazionari!!!  Nota di Asino Rosso1

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Entro pochi giorni il governo varerà un decreto-legge per sospendere la prossima rata Imu e per ridare ossigeno alla Cassa integrazione, rimasta tragicamente a secco. Lo garantisce il premier, ospite ieri sera in tivù da Fazio a «Che tempo che fa». Enrico Letta si sbilancia sugli esodati (una risposta «ci sarà», è la promessa solenne), ma sull’aumento Iva che dovrebbe scattare in luglio si mostra più problematico: «Lavoriamo per allontanarlo» (e allontanarlo non significa cancellarlo...). 
 
Si augura lui per primo che «non ci sia bisogno di una nuova manovra» per far tornare i conti dello Stato, e giura incrociando le dita come gli scout che mai avallerà tagli sulla ricerca e sulla cultura: «Piuttosto mi dimetto». Tra le «grandi priorità» della nuova legislatura, il capo del governo colloca la riforma elettorale. Pur di sbarazzarsi del «Porcellum», lui tornerebbe anche subito al sistema che c’era prima, un mix di maggioritario e di proporzionale. Però la nuova legge elettorale ha senso, avverte, solo se si riduce il numero dei parlamentari (il che richiede un intervento più complesso sulla Costituzione). In tema di diritti, Letta sposa le tesi del ministro dell’Integrazione Kyenge contestate da destra (all’attacco soprattutto Gasparri) sulla cittadinanza agli immigrati: «con il cuore» è pienamente d’accordo, ma con la mente si rende conto che non sarà facile farle approvare. .. C
 
http://www.lastampa.it/2013/05/06/italia/politica/letta-subito-la-legge-elettorale-HDLXzkin81lb9HuNSR4A2L/pagina.html