R. Veronese/Estense com
Sarà difficile questa volta dire che è stato Grillo a far vincere Berlusconi. Anche perché ha rischiato di vincere lui. Primo partito alla Camera con il 25,5%, terza forza al Senato, il Movimento 5 Stelle è il vero vincitore, ovunque, delle elezioni politiche 2013.
Gran parte del successo, a parte riuscire a centrare il cuore dei problemi e dei bisogni di milioni di persone (corruzione, lavoro, ambiente su tutti), il guru genovese lo deve ai suoi avversari. Nel 2010 si disse che il leghista Roberto Cota, candidato per il centrodestra, aveva sconfitto la Pd Mercedes Bresso alla presidenza della regione Piemonte “per colpa di Grillo”. Ecco, quello fu il trampolino di lancio per l’incredibile risultato di oggi. I partiti tradizionali non avevano capito, o non volevano capire, che non si perde perché qualcuno ti ruba i voti. Si perde perché non si offrono proposte o non si danno alternative capaci di convincere gli elettori e conquistare così voti. Meglio sarebbe a questo punto parlare di mantenerli i propri voti.
Sì, perché praticamente ovunque i principali partiti lasciano per strada cocci di consensi. Anche il Pdl, pur nella sua mezza vittoria, è ben lontano dai fasti di un appena un lustro fa. E la nostra Ferrara non fa eccezione. Con una particolarità in più: la concomitanza del calo dei democratici in quei comuni dove si assiste a una valanga ancora più voluminosa dei Cinque Stelle fa pensare a una disaffezione degli elettori di centrosinistra al proprio partito.... C.
Marco Zavagli/Estense com