Tsunami Grillo anche a Ferrara- una breccia choc nelle Mura Rosse

Questa volta il botto dovrebbero davvero averlo sentito tutti”. Il riferimento non può che essere al presidente Giorgio Napolitano e alla sua celebre uscita dopo le elezioni comunali del maggio scorso, che portarono per la prima volta il Movimento 5 Stelle alla guida di varie amministrazioni locali, tra cui Comacchio. Ma oggi è davvero impossibile non accorgersi del boom dei “grillini”, primo partito in molte regioni con una media nazionale – anche se i dati sono ancora parziali – attorno al 25%, e un risultato in Emilia Romagna inferiore di appena un punto e mezzo. Ed è difficile anche non notare i Grilli Estensi nel centro di Ferrara, sotto la statua di Savonarola mentre sventolano le bandiere e si lasciano andare ai festeggiamenti..... C
 
R. Veronese/Estense com
 
Sarà difficile questa volta dire che è stato Grillo a far vincere Berlusconi. Anche perché ha rischiato di vincere lui. Primo partito alla Camera con il 25,5%, terza forza al Senato, il Movimento 5 Stelle è il vero vincitore, ovunque, delle elezioni politiche 2013.

Gran parte del successo, a parte riuscire a centrare il cuore dei problemi e dei bisogni di milioni di persone (corruzione, lavoro, ambiente su tutti), il guru genovese lo deve ai suoi avversari. Nel 2010 si disse che il leghista Roberto Cota, candidato per il centrodestra, aveva sconfitto la Pd Mercedes Bresso alla presidenza della regione Piemonte “per colpa di Grillo”. Ecco, quello fu il trampolino di lancio per l’incredibile risultato di oggi. I partiti tradizionali non avevano capito, o non volevano capire, che non si perde perché qualcuno ti ruba i voti. Si perde perché non si offrono proposte o non si danno alternative capaci di convincere gli elettori e conquistare così voti. Meglio sarebbe a questo punto parlare di mantenerli i propri voti.

Sì, perché praticamente ovunque i principali partiti lasciano per strada cocci di consensi. Anche il Pdl, pur nella sua mezza vittoria, è ben lontano dai fasti di un appena un lustro fa. E la nostra Ferrara non fa eccezione. Con una particolarità in più: la concomitanza del calo dei democratici in quei comuni dove si assiste a una valanga ancora più voluminosa dei Cinque Stelle fa pensare a una disaffezione degli elettori di centrosinistra al proprio partito.... C.

Marco Zavagli/Estense com