Il reperto era rimasto per 20 anni all'interno del museo Leonardi, fino alla recente scoperta dei paleontologi
Chiusa in un cassetto per quasi vent’anni, nessuno poteva immaginare che dal museo Leonardi di Ferrara sarebbe apparsa una delle più importanti scoperte paleontologiche degli ultimi anni. Stiamo parlando dei primi e unici resti in stato di buona conservazione trovati in Italia di un plesiosauro marino, un gigantesco rettile predatore acquatico vissuto durante il giurassico superiore, circa 200 milioni di anni fa. La scoperta è stata fatta da due paleontologi dell’università di Bologna, Andrea Cau e Federico Canti, esortati verso la fine del 2011 dai direttori del museo ferrarese Benedetto Sala e Roberta Pancaldi a indagare su un reperto presente da tempo ma mai studiato a fondo. Il ritrovamento infatti risale alla metà degli anni ’80 quando, come racconta lo stesso Andrea Cau nel suo blog, “i resti fossili di un grosso animale furono estratti da una cava di Rosso Ammonitico presso Kaberlaba, vicino a Vicenza”. CONTINUA