Ferrara-Angelo Storari: i giovani hanno rottamato il PD

L’elettorato più giovane punisce il Pd

A Ferrara come del resto in tutta la regione, il Pd continua il trend di emorragia di voti che lo aveva contraddistinto dal 2009.
L’apparato del partito che con cecità ha ostacolato il “presunto” rinnovamento interno simbolicamente rappresentato dal fenomeno Renzi, è sempre più lontano dalla realtà; lungi dall’avviare una seria autocritica, citando Cacciari sul Fatto ed è inevitabilmente destinato ad un declino più o meno rapido.
Fortunatamente ciò che profetizzavano alcuni fuoriusciti, non si è avverato. Anzi.
Ma vediamo nel dettaglio.
In provincia (analizzando il dato alla Camera, a noi più favorevole per motivi anagrafici e quindi raffrontabile alle amministrative), il dato medio è impressionante.
Su 236177 votanti il M5S si attesta al 24,74%. La seconda formazione politica su tutta la linea staccando di ben cinque punti il Pdl. Al senato il dislivello è leggermente meno favorevole, il M5S si ferma “solo” al 23,17%.
Il Pd si ferma sotto la soglia storica del 35%, al 34,72% per l’esattezza, guadagnando 3 punti come coalizione (37,51). Ovvero poco più di un votante su tre vota PD, meno di un avente diritto al voto su quattro (287.391). Tresigallo che pur non era riuscita a fare un consigliere alle amministrative, registra un risultato più che lusinghiero, 23,96% al Senato.
L’incidenza dell’età e geografica è evidente entrando nel dettaglio..... C

 

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