Si apre il 10 ottobre a Roma, alla Galleria di Arte Moderna, una mostra dedicata alla figura e all'opera di Paul Klee, straordinaria occasione per rivisitare uno dei maestri del Novecento e le sue epressioni creative. Klee giunge ad un'arte assai originale, che è difficilmente riconducibile alle tendenze del Novecento. La sua personalità e la sua particolare declinazione dell'astrattismo sorge in lui in maniera istintiva e segue un percorso originale e ancor oggi oggeto di interpretazione. Klee finisce per procedere in meniera inversa rispetto agli altri autori dell'avanguardia: il gesto e l'impulso creativo di Klee nascono, infatti, dal profondo, prende l'avvio talvolta da segni senza significato, da un casuale scarabocchio, da un immaginario riconducibile alla natura più indecifrabile dell'uomo. Giochi fantastici, spesso dagli esiti piacevoli, che si snodano attraverso ideogrammi, geroglifici, alfabeti, diagrammi, note musicali e tabelle varie costituiscono modelli o paradigmi di un nihilismo a volte ironico, a volte intento al recupero di scomposizioni cubiste alla Picasso o di itinerari intrisi del misticismo spirituale di Kandinsky, ma anche a promuovere la varietà della tecnica del colore. Analogamente all'irruente inventiva di Mirò, se pur in termini più delicati, Klee insegue variazioni e composizioni che privilegiano le atmosfere mediterranee, frutto delle frequentazioni italiane, fin dal 1901, e che saranno all'origine di gran parte del discorso artistico dell'autore. Lo stesso astrattismo lirico e intimista che Klee persegue ha una diretta connessione con l'Italia e la sua gente. Di madre francese e di padre tedesco, Klee viene preso da quella "brama di vedere questo Paese - l'Italia - che era diventata ardente". Al pari di Durer e di Goethe, Klee scende in Italia con quel senso di ammirazione e di ricerca che suscita in lui la magia degli stimoli e delle suggestioni che pervaderanno in larga misura la sua produzione artistica. Genova, ad esempio, con le altezze e i colori degli edifici del suo centro storico, ispireranno, esaltandolo, il suo naturale atsrattismo.
Casalino Pierluigi, 8.10.2012