Geotermia? Sì grazie ...

“La geotermia a Pontegradella non è un capriccio”

Fausto Ferraresi ha presentato ufficialmente il progetto Hera: "Per il rischio sismico predisporremo una rete di monitoraggio"

 

Il progetto, targato Hera, di costruire un Polo energetico nella zona est della città ha conosciuto oggi pomeriggio un primo passaggio pubblico ufficiale: la sua presentazione da parte dell’ingegnere Fausto Ferraresi, direttore del Settore Teleriscaldamento, davanti alla commissione Ambiente del Consiglio comunale .

“L’attuale sistema del teleriscaldamento, che serve 23mila appartamenti, è saturo – ha esordito –, non è possibile allacciare altre utenze. Nel territorio però noi abbiamo la geotermia, che produce vantaggi ambientali ed energetici, e farà investire a Hera 50 milioni di euro nella città, senza contributi statali o comunali”. La scelta di costruire lì il Polo “non dipende certo da un capriccio, visto che sono le caratteristiche del suolo, per come le ha riportate uno studio dell’Università, a obbligarci in questo senso. E non dimentichiamo che oggi tutta l’energia arriva dalla zona ovest: se dovesse esserci un blocco del flusso rischieremmo una crisi dell’intero impianto”. Altro motivo per prediligere quella zona è la vicinanza del Volano, “dove
potremmo scolare le nostre acque e prelevare quelle che serviranno per raffreddare la turbina che produce energia elettrica con l’acqua calda”.

Al nuovo Polo saranno allacciati appartamenti “del centro, della zona ex Eridania, di quella di Porotto per completare il servizio proveniente da Casaglia, di via Bologna, ma soprattutto della zona est, da Pontegradella a Focomorto”. Circa 18.800 le abitazioni che dovrebbero essere in questo modo servite, con una discesa dell’anidride carbonica prodotta annualmente dal riscaldamento estense “da 38.900 a 32mila tonnellate, e dell’ossido di azoto da 46mila a 39mila”.

I tempi: “La prima valutazione risale al 2008 – ha proseguito il direttore –, ora è in corso l’iter autorizzativo dopo la nostra richiesta alla Regione di sondare le condizioni fisico-chimiche del sottosuolo”. Se arriverà l’ok, la ricerca “durerà cinque mesi, tra il 2013 e il 2014. Utilizzeremo una macchina che arrecherà il minor disturbo possibile – ha garantito riferendosi anche ai timori dei residenti –. Ci attendiamo un rumore tra i 40 e i 50 Decibel: per fare un paragone, 40 Decibel è il rumore prodotto dal ronzio di un frigorifero. Pensiamo possa essere assolutamente sopportabile”.... C

 

estense com

http://www.estense.com/?p=246811

 

http://www.meteoweb.eu/2012/09/energie-rinnovabili-in-italia-e-boom-per-la-geotermia-ma-non-ce-programmazione/153862/