Manifesto Futurismo Renaissance duemila13

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Manifesto Futurismo Renaissance duemila13

- il ritorno del Futurismo e dell'avanguardia italiana del XXI secolo-

 

« Il mondo è diventato una astronave, ma è pilotata da Scimmie... l'arte contemporanea è diventata un software senziente, ma è inquinata da malware ominidi... » (PER UNA NUOVA ESTETICA COME SCIENZA UMANA)

 

Il terremoto in Emilia ha dimostrato in certo senso ma concreto... quel che ben captavano già (e oggi dichiarano) nel novecento i futuristi e altre avanguardie forti, nello stesso tempo sperimentali e popolari e tecnologiche, soprattutto certo umanesimo scientifico altrettanto forte e di forte comunicazione,(al di là di qualsivoglia involuzione sia pre-marxista che pre-nietzchiana, da Freud a Einstein a Russell a J. Huxley, Wiener, fino a Monod, Minsky, Fromm e molti altri):... che grazie alla rivoluzione scientifica, industriale, cibernetica, il mondo è diventato, ieri una macchina, oggi una astronave, ma che è ancora pilotato dalle scimmie. Geologi e scienziati da tempo avevano ben documentato il nuovo fattore rischio sconosciuto nella Terra Rossa per eccellenza. Ma- appunto certi ominidi- leggi in primis i Politik , spesso Giornalisti che sparano in prima pagina frottole ambientaliste e i Maya (e la scienza in ultima...) e anche imprenditori paleoagresti.. - se ne sono fregati con gli esiti ben noti (ed è andata bene...). Più in generale- extrasisma- sulla mutazione epocale tecnoscientifica, se ne sono anche fregati in senso culturale in questi ultimi decenni, sia gli artisti di una arte contemporanea sempre più liquida.. sia filosofi che fanno a gara a essere i guru apocalittici contro la tecnoscienza... o proclamano (ammirevolmente ma...) la rivoluzione elettronica ma soltanto nei salotti d'avorio magari al silicio.....

Una volta di più è chiaro-ormai- che la vera ecologia o è scienza o equivale quasi a nazismo o comunismo... che un computer mondo esige tecnici al cubo, una TeKnecrazia, ovvero democrazie pilotate da unità umane meritocratiche, conoscitive, dotate di cultura scientifica, nella sua accezione convenzionale sia «naturale» che «umana» o «sociale». E in tal senso, come persino un fruttivendolo deve avere un qualche requisito sociale-patentino- per vendere mele e pere, così è ormai inrinviabile uana futurpolitik con tali credenziali elettorali necessarie. (Qua dovrebbe essere obbligatorio il modello naturalistico e giuridico!).

Il terremoto in Emilia- lateralmente- è esito nei suoi effetti- quasi nulli se fosse avvenuto magari in Giappone o nel Trentino antisismico con case di legno evoluto e da fanta fatta scienza...- di tale paleodemocrazia ancora dominante... Ma in contro-luce tale iato tra conoscenza e gestione politica, tra umanesimo scientifico e novecentismo socio-culturale ancora dominante e fortemente irrazionale e basato su vecchi e estinti credi laici (socialismo o liberalismo- lasciando perdere residui fossili postfascisti e postcomunisti e anche postanarchici) è anche diagnosi attendibile della cosiddetta crisi contemporanea in Occidente...

L'Arte pura nello specifico non cambia il mondo, al massimo è autoterapia collettiva; la Filosofia pura idem, anzi è anche a volte dannosa, regredita quasi a New Age per spiriti e corpi deboli e velleitari-- la Religione pura, lasciamo perdere.... Tutti questi vecchi linguaggi puri, odiano fondamentalmente il mondo e l'umanità, preda dello shock del futuro di cui già parlavano sia Alvin Toffler, futurologo che l'Asimov fanta-scienziato... Odiano la comunicazione e il divenire dei popoli, divinano tutti ancora il supersimulacro di Platone e l'utopia totalitaria...

Hanno senso in quanto giochi linguistici puri solo se consapevoli di tale relativismo, necessaria autocritica come da decenni ben investigato da... Heisenberg (il principio di indeterminazione applicato alla dimensione umana e conoscitiva...), senza debordare, vecchio vizio dei pensatori borghesi o pseudoalternativi o nostalgici di una comunità di Eletti mai esistita (o se esistita mera Casta di Sacerdoti o robaccia simile sulla pelle dei popoli...) , dal Sé al Mondo, come smascherato ancora e sempre, con modulazioni diverse ma complementari dagli stessi Nietzsche, Marx e Freud... dallo stesso Monod o dallo stesso cibernetico Silvio Ceccato nel secondo novecento...

Pensiero ulteriore diverso (per dirla con Wittengstein) è una reinvenzione, nel senso di nuove scienze umane di tali linguaggi. E nello specifico estetico, in Italia, il Futurismo può ben rivendicare tutt'oggi, rettificato e downloadato da certe contingenze storiche ancora vitalistiche pure e politichesi ingenue, nuovamente un ruolo forte, in quanto la sua essenza, come chi scrive e altri han già dimostrato era ed è oggi più come mai essenzialmente estetico-sociale tecnologica. Per una nuova arte contemporanea forte e simultaneamente socioestetica necessariamente eretica, ma finalmente verso sia certo umanesimo scientifico sia verso la sua macchina politica tecnecratica (Tecne.ARTE... non meramente tecno...) destinata a venire alla luce, quando anche in Italia si passerà finalmente dalla cultura di Manzoni a quella di Marconi, per dirla non con qualche Intellettuale o Professore reificato ma con Piero Angela... La Scienza autentica, nella sua accezione naturale e-o umana- sociale al cubo, aperta anche alla dimensione cosiddetta «spirituale», ma dopo la modernità e ormai la net-modernità- è contemporaneamente Tecnologia, Arte, Filosofia, Religione della vita quotidiana... e straordinariamente plurale per quel che concerne la sfera umano-sociale, pur sempre in feedback ottimizzante con quella naturalistica....pura.

Un nuovo rinascimento scientifico e futurista o futuribile (in quanto il Futurismo è e sarà soltanto una delle sonde possibili, se ne auspicano infinite altre, ma non liquide o deboli, ma pensiero forte come ipotesi di verità, anche estetiche) è fondamentale anche per l'arte contemporanea in Italia, non solo per la dimensione sociale e metapolitica (per ora metapolitica).

Al di là dell'aut-aut veterosessantottardo (e paradossale visto che la pop culture ne fu ed è la sua news epocale e culturale) industria culturale o Alternativi, sperimentale o pop...: parole come post, trans, neo, anti, oltre..., hanno un mero senso parziale operativo o segnico, ma è la prima scansione o simulazione o provocazione necessaria(splendida quando autentica ma sempre rara....) : dopo necessario un balzo scientifico (anche per l'estetica) ricombinare i files, scoprire un nuovo sistema operativo. Altrimenti gli esiti sono fatalmente quelli del post-moderno, della trans-avanguardia oppure dell'anti-psichiatria in altro ambito: da Regole sclerotizzate a Nuove Regole altrettanto-alla lunga- sterili... sempre la stessa storia, sempre revolution incompiute o fallite...

E' nota la storiella dei teorici della comunicazione (certa stessa semiotica italiana- leggi il gruppo di Umberto Eco, tranne magari poi lo stesso Eco grande e furbo romanziee assolutamente postmoderno- certa stessa poetica sperimentale del secondo novecento- certa stessa avanguardia situazionista, ben presto una Anti-Accademia alla rovescia e già settaria....criptica e incomprensibile! )

Solo una nuova mappa forte per l'arte contemporanea, letteratura e digitale incluse, ad esempio il futurismo, come l'intendevano gli ultimi autentici futuristi storici del secondo novecento (e l'intendono ancora alcuni)- Benedetto.... Grisi... poi Tallarico, Fiore e recentemente- per l'opzione pop anche dichiarata chi scrive o gli stessi ben più celebri Renato Barilli e Marco Lodola. Indirettamente - esempi di extra-trans-futurismo pur potenzialmente e anche concretamente sinergici possiam benissimo evidenziare (come appunto evidenziato da chi scrive negli ultimi lavori critici sul futurismo) persino il modernismo critico di Sgarbi e i giovani Centonze e Inzarillo, i meno noti ma in progress scrittori di fantascienza Battisti, Verso, Milani, Brugnoli... per le avanguardie contemporane e-o digitali, Alessandro Amaducci, Laurina Paperina, Vitaldo Conte, Antonio Saccoccio, Helena Velena, Kiriam, Silvia Di Ianni, infine per certe valenze filosofiche ma ciberumane e evolute gli stessi Riccardo Campa, Stefano Vaj e Danilo Campanella. Anche certa estremo situazionismo o transavanguardia o neocostruttivismo, anche futuristica, però ancora eretica, dal famoso Maurizo Catellan Catellan allo stesso Graziano Cecchini (il futurista dei blitz tipo la Fontana Rossa di Trevi) , certa post Street Art o Post Graffiti... Writers.. a- nella musica techno o electro all'estero i celeberrimi Kraftwerk, Bowie, Brian Eno, in Italia il ben noto Franco Battiato, fino a molta ondata post techno, post-raggae, post-hip hop. Non ultimo, nello specifico di Ferrara, uno dei link principali del nuovo Futurismo Oggi e di certa avanguardia in generale, i vari, tra scrittori e artisti elettronici e-o futuribili, Filippo Landini, DJ Afghan, Alfonso Santimone, Maurizio Ganzaroli, Riccardo Roversi, Giovanni Tuzet, Zairo Ferrante.

Un mero elenco esempio ma significativo per l'ala futuristica e futuribile, squisitamente umanistica anche se techno, sperimentale ma danzante con la Tekne (la Bellezza atemporale aspaziale ma dinamica, ritmica, pulsante...,) e-o con l' Eresia non anarcoide ma Rivoluzione di Parola o Vocoder..., o Colore o 4D..., per una società tecnologica futura e un'arte forte specchio senziente del tempo, come suo DNA o Meme, umanizzata e poi eventualmente superumana, addirittura verso nuove specie artficiali intelligenti ed affettive. Sia chiaro, con le maggior variabili possibili anche distanti anni-luce dal Futurismo storico che continua aggiornato o da altre avangurdie futuribili, ma nel coraggio di osare ancora il rischio della verità e della libertà e della bellezza contro la paleopolitica, la paleostoria e le paleo arte/filosofia/religione.

Un salto nel ciberspazio, ma terrestre ancor prima che verso/tra le stelle è la mutazione di rotta fondamentale per superare lo Spread culturale e quello metapolitico.

Allora nuovi orizzonti innesteranno per la dimensione anche estetica quei nuovi valori forti per accelerare e scommettere ancora l'utopia del futuro desiderabile per la maggior parte degli umani.