Rinascita: il futurologo Isaac Asimov

Vent’anni fa moriva Isaac Asimov, il pioniere della letteratura fantascientifica

Isaac Asimov: visioni futuribili del pianeta Terra

Ormai ho esteso le mie predizioni sul futuro della robotica fino al limite estremo, al momento finale, con il racconto L’ultima domanda pubblicato nel 1957. Ma ho il segreto sospetto che, se la razza umana riuscirà a sopravvivere, in un modo o nell’altro andremo anche oltre. Purtroppo la vita non dura in eterno, e io non potrò assistere ancora a lungo alla corsa della tecnologia. Dovrò accontentarmi dell’applauso delle generazioni future, che saranno testimoni del mio trionfo... se un trionfo potrò mai avere. Io non ci sarò”.
Era il 1986. Isaac Asimov (1920-1992), padre della robotica, scrisse queste parole nella prefazione all’antologia Sogni di robot (Il Saggiatore, Milano 2003).
A vent’anni dalla morte del più celebre autore di fantascienza – l’unico ramo della letteratura che accetta l’inevitabilità del cambiamento, come la definì Asimov – è ancora presto per affermare con cristallina certezza che le sconcertanti visioni futuristiche del buon Dottore siano attuate, o – tantomeno – realizzabili. Ci troviamo soltanto all’inizio dell’immensa spirale di tempo abbracciato dalle sue opere: a partire dal XXI secolo, l’umanità viene proiettata in avanti di oltre cinque millenni. Per molti europei, non immaginando nemmeno come arrivare a fine mese, l’ipotesi di gettare uno sguardo così lontano è impressionante. Nell’èra della Fondazione, ci sarà ancora lo spread?
Nato in ex-Unione sovietica, a Petroviči – villaggio dell’oblast’ di Smolensk, una manciata di chilometri dal confine ....  C

 
RINASCITA 
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