Novità: Rupe Mutevole Edizioni presenterà alcuni suoi autori durante le giornate del Festival di Sanremo
La casa editrice Rupe Mutevole Edizioni, dopo le svariate comparse in più manifestazioni artistiche quali il Salone del Libro di Torino e
la Fiera del Libro di Torino nel 2011, conferma la sua partecipazione il 16 ed il 17 febbraio 2012 nel cuore della città dei fiori a
Portosole, Media Music Village, durante le giornate del Festival di Sanremo per le presentazioni letterarie di Haria, Simone Tomassini,
Enrico Nascimbeni, Silvia Denti e Gavino Angius.
Giovedì 16 febbraio sarà, inoltre, presentata la nuova collana editoriale di Audiobooks
con la recitazione di Fabiana Viola ed interverrà il cantastoriedisegnate Gianluca Serratore nel presentare la collana “Segni Narranti”.
Programma:
Giovedì 16 febbraio ore 16.30
Presentazione di Haria ed il suo mondo sciamanico
“Donne di conoscenza”, il primo libro di Haria,
pubblicato da Rupe Mutevole nel 2004, fu la
rivelazione di un mondo magico, ancestrale eppure reale e accessibile. Negli sterminati boschi
di castagni, sulle rupi e sulle vette dei monti Penna, Tomarlo e Nero trovò una nuova, esaltante solitudine: la meraviglia. Meraviglia per
un mondo ormai ignorato, sconosciuto alla gente delle città: lo spirito della natura. Haria percepì che lo spirito della natura era pura
energia, un’energia immensa, coinvolgente. La bellezza era la più pura energia della natura, una magica dimensione dove una giovane donna
di conoscenza poteva inoltrarsi e, al termine di un lungo apprendistato di
consapevolezza, spiccare il balzo nell’intensità, per divenire
essenza energetica conservando
la consapevolezza umana.
Haria cominciò a scrivere del suo cammino di conoscenza. In pochi anni pubblicò con
Rupe
Mutevole: “Donne di conoscenza”, “la luce negli occhi”, “Il respiro della bellezza”, “Piante di energia”, “Estensità”, “Anzol”, “La
via dell’ignoto”, La mappa delle antiche donne di conoscenza”, “Restare sospese”, “Eventi di bellezza”, “L’altra estensità”, “Rua”.
Haria,
donna di conoscenza, continua la propria via di magica consapevolezza. I suoi libri
sono luci abbaglianti in un mondo quasi spento e
tracciano un nuovo cammino, reale e
percorribile: la via per la libertà.
Giovedì 16 febbraio ore 18.30
Presentazione di “Confessioni…di un
pazzo” di Simone Tomassini
Il primo libro del cantante Simone Tomassini. Le strade di New York fanno da sfondo alla narrazione autentica,
che rispecchia lo stile genuino di Simone.
Un protagonista: Filo, conosciuto da Simone per caso, sulla strada, negli angoli del
mondo,
nelle briciole delle vie, dove gli sguardi superficiali non si fermano e passano
oltre. Jennifer incontra Filo, cantante di strada, in una
mattina come tante. Lei, manager di
successo comprende subito che le parole di quello strano personaggio rivelano un
mondo a lei ancora
ignoto, e la sua vita assume un nuovo significato: accettando la
sfida percorrerà vie interiori fino ad allora sconosciute. Un libro pieno
di sorprese e di colpi di scena, ma soprattutto di messaggi carichi di vita, che Simone ha avuto l’intuizione ed il coraggio di trasformare
in queste pagine scritte con l’entusiasmo e la consapevolezza di chi comprende il significato del vivere. Filo lascerà nella vita di Simone
un grande regalo, oltre a una straordinaria poesia diventata ora una canzone.
Venerdì 17 febbraio ore 16.30
Presentazione de “In/contro”
di Silvia Denti e Gavino Angius
“In/contro”, silloge poetica scritta a quattro mani da Silvia Denti e Gavino Angius, amici di interessi
letterari da circa cinque anni, curiosi entrambi del mondo poetico attuale. La loro corrispondenza inizia per caso, prosegue con scambi,
idee, confronti di questo o quel verso o struttura lessicale. Angius è un bravo autore, scrupoloso e pignolo con se stesso fino allo
sfinimento; la Denti è più istintiva, molto attratta dai consigli di questo prezioso amico, tra l’altro apprezzato editor sulla piazza,
aperto alle innovazioni, alle idee alternative, pronto a conoscere le teorie dell’amica sull’inquietantismo. Così si mettono in
discussione, nel tempo libero, per
qualche anno, si tengono in contatto, parlano ore al telefono, nasce una sintonia speciale. Da una parte
Silvia che ama tanto il mare e la stagione estiva, dall’altra Gavino il quale, vivendo in Sardegna, le racconta di quella terra piena di
sapori e profumi, di salite e tepore costante, sole molto presente nelle sue giornate. Silvia non ha mai conosciuto quella terra, quel
mare, così se lo immagina attraverso il racconto di Gavino, rimandandogli, per contro, le immagini di una Lombardia piatta e umida,
nebbiosa e velenosa. E’ un Natale di due anni fa, fa capolino l’idea: scriviamo di noi, delle nostre vite, di quello che ci raccontiamo.
Lei si apre e narra delle sue
aspirazioni, di quei sogni che vorrebbe realizzare; lui coglie sfumature poetiche anche nelle mail, le
strizza, ne estrapola delle parti e presenta a Silvia la vera poesia, facendola specchiare in essa, presentandole l’autenticità dell’
immediatezza estratta da un apparente, semplicissimo raccontarsi. Da questa appassionata bergamasca egli ne trae l’entusiasmo – dice- la
voglia di mettersi alla prova con poesie sue, cosa che mai si sarebbe aspettato da se stesso, lui già autore di molti pezzi in narrativa,
saggi e racconti brevi (ad esempio Pensiero Stupendo edito da M.D.). Due le strade che si
intersecano: L’Orfeo di Angius e La voce da fondo
di Silvia. Una somma di due insiemi che crea l’In/contro.
Venerdì 17 febbraio ore 18.30
Presentazione de “Il Non-Amore ai tempi di
Facebook” di Enrico Nascimbeni
Dalla prefazione di Roberto Vecchioni:
Innanzitutto chiariamo a chi legge: chi caspita è Enrico Nascimbeni?
E, vivaddio cosa cavolo vuole (o non vuole)? Beh, lo dice lui stesso: “vorrei essere un soldato sconfitto ma amato”. Non fatevi ingannare
dalla marea di culi femminili che gli si offrono, si rialzano, ondeggiano e spariscono, questa è solo la facciata. Fermarli sarebbe inutile
e secondario: il gioco vero sta nel viavai di arrivi e
ripartenze, nell’improbabile illusione d’estasi che svapora in un amen: “scendi ma
non sei pioggia, sali su di me ma non sei aquilone”. E allora? Un caso disperato, uno che fin da piccolo sognava di essere un grande che
sogna di esser piccolo. Nascimbeni deve ringraziare il cielo per questo inarrestabile ballo di San Vito che è il suo modo di vivere, perché
non può fare a meno un solo istante di pensarsi e di scriversi: se per assurdo si arrestasse potrebbe persino correre il rischio di essere
felice e proverebbe un’insana vergogna di sé. Ora è pur vero che esistono uomini come lui un
po’ ovunque e quelli là sì che son disperati,
perché manco riescono a scriverlo quel che provano. Lui no, lui è un fortunato: la natura gli ha concesso un “link” così diretto tra cuore
e penna da sconsolarlo e consolarlo in frazioni ripetute di attimi e stagioni che non ha nemmeno il
tempo di capire che ripete un’identica
inafferrabile “saudade” da sempre, col chiaro intento di non volerne venire mai a capo perché sarebbe la fine. Questa unica cosa che scrive
in “non-poesia” (?), Enrico la scrive bene, molto bene, ma più ancora immagina bene quel che scrive, volando basso
su scenari da pop-art, e
banali ammennicoli mediatici e mettendo in atto dissociazioni, salti formali (anche uno a verso) consoni al suo “Pensare viaggi fermi” dove
tutto è sparso e disseminato, niente diretto o rettilineo.
Link utili:
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio
Stampa Rupe Mutevole Edizioni
Fonte:
http://oubliettemagazine.com/2012/02/11/novita-rupe-mutevole-edizioni-presentera-alcuni-suoi-autori-
durante-le-giornate-del-festival-di-sanremo/