Vogliono dare spazio alle nuove generazioni? Allora tolgano i vincoli al rinnovamento. Il dramma dell'Italia è che sembra marginale aprire i settori che portano la maggiore innovazione, quelli che puntano sull'economia dell'informazione, della conoscenza e delle nuove tecnologie. Non è un caso che il settore Internet in Italia conti per il 2% contro, solo per fare un esempio, il 7% della Gran Bretagna. Facciamo arrivare questo messaggio al Governo Monti.
Sottoscrivi la aperta lettera all'indirizzo: http://www.agoradigitale.org/liberalizziamoilfuturo
Caro Presidente del Consiglio, Cari Ministri,
Non potevate non aspettarvi che a quel terzo di giovani disoccupati o inoccupati, di cui io stesso ho fatto parte, saltassero i nervi dopo le vostre dichiarazioni sulla monotonia del posto fisso. E sapete bene quanto la prospettiva di un periodo di recessione renderà ancora più difficile la situazione del mercato del lavoro e della mobilità sociale in Italia, già agli ultimi posti in Europa.
Occorre che diate un segnale forte. Subito. Con la stessa urgenza che avete dato a banche e mercati finanziari. Siamo noi, un'intera generazione a rischiare il default.
Occorre (1) accesso al credito. (2) Maggiore possibilita' di studiare e mettere a frutto conoscenze e talenti. Oltre che (3) ammortizzatori sociali universali. Ma soprattutto (4) vanno create condizioni di liberta' in quei settori dell'economia che piu' degli altri possono permettere di aprire ed innovare la società.
Internet come "settore" conta in Inghilterra già per il 7% del Prodotto Interno Lordo. In Italia per il 2%. E per il totale disinteresse della politica a riguardo molte aziende rischiano di chiudere entro pochi anni. Internet è forse lo strumento che storicamente ha consentito la maggiore e più rapida innovazione senza dover chiedere autorizzazione ai poteri forti, ai monopoli. Internet potrà essere uno strumento per rinnovare la politica e l'interazione tra istituzioni cittadini. Dateci la possibilità di dare spazio alla nostra voglia di realizzarci. Ora. Niente promesse. Abbiamo chiesto a Parlamento e Governo di rimuovere subito gia' col decreto sulle liberalizzazioni gli ostacoli all'innovazione con proposte dirompenti ma puntuali che, tra le altre cose, consentirebbero ad aziende di usare i dati delle pubbliche amministrazioni per creare servizi innovativi, eliminare i monopoli che bloccano la circolazione di contenuti e dell'informazione penalizzando utenti, imprenditori innovativi e artisti o incentivare lo sviluppo di imprese locali di telecomunicazioni.
Sarebbero un segnale forte e di speranza per una intera generazione: l'Italia e il suo Governo vogliono dare un "posto fisso" all'innovazione e al talento che non manca.
Buon lavoro.
Firma anche tu la lettera all'indirizzo: http://www.agoradigitale.org/liberalizziamoilfuturo
Luca Nicotra,
Agorà Digitale
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Luca Nicotra
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