Paolo Giardini CONTROSTAMPA

 

Probabilmente non c’è giornale che non abbia commentato il “tunnel” del comunicato stampa della Gelmini. Dubito però che sia stato commentato anche il contestuale encomio alla “grande scoperta” (della ultra celeritas lucis), proclamato nonostante la semidisperazione degli “scopritori” per un risultato non cercato né auspicato, e che la comunità scientifica in prima battuta deve considerare un errore. Dover contestare la c einsteniana senza certezze è un dramma, bisogna riformulare i trattati di Fisica. E’ facile immaginare più ilarità che perplessità fra i fisici estranei all’esperimento. Chissà se questi maligneranno, per fare un esempio ridicolo, sulla distanza precisa Svizzera-Gran Sasso senza misurare estemporanei movimenti delle placche tettoniche (finendo, magari, col controllo delle oscillazioni in tempo reale della crosta terrestre usando neutrini..).

Perché dubito? Perché il “tunnel” è idoneo al gossip così com’è, invece i commenti alla tragicomica proclamazione della “grande scoperta” richiedono un po’ d’opinioni. Ma dalle redazioni non escono più opinioni, come si vede dai seguenti esempi:

  • Lavori pubblici – Il comune di Ferrara rivela che una passerella pedonale costa come la dotazione del genio pontieri di un reggimento corazzato. Il sindaco aggiunge che asportare un paio di volte una passerella da un fosso costa 25.000 €. Nessuna spiegazione ai lettori sulla svastica che non sventola dal municipio: avessero dovuto corredarsi di ponti Bailey ai prezzi del comune, gli alleati avrebbero perso la II Guerra Mondiale.

  • Cona - Nonostante l’enorme ritardo dell’ospedale cittadino fuori città (epidemie e quarantene incombono), le infrastrutture tardano ancor più con raccordi stradali non finiti, niente ferrovia, di ciclabili non se ne parla. Quindi tutto OK. Si dà notizia che forse iniziano i traslochi con Geriatria. Fine della notizia. Si tace il nesso fra Geriatria e badanti. Impedendo alle badanti d’origine sovietica d’andare e tornare in bicicletta a Cona, si formeranno utilissime colonne di portatrici psicologicamente idonee alle deportazioni di massa con carichi di masserizie. Basterà impiegare qualche cosacco a cavallo per impedire fughe nei campi.

  • Idrovia - Premessa: da noi l’economia prospera, c’è piena occupazione, dovendo investire 140 milioni, che si fa? Mah! Non manca niente, salvo il trasporto fluviale.. passa una bettolina ad ogni morte di papa. Giusto, non c’è vita senza flotte di navi portacontainer. Allora è deciso: si adegui l’idrovia! Un noto lettore molto ben informato scrive al giornale spiegando che, nonostante si citino solo navi portacontainer di categoria V, il progetto è mal destinato al trasporto merci. Risponde il giornale: “la Zappaterra è stata chiara: per ora si punta solo alla valorizzazione turistica..”. Bel colpo, Zappy! Documenti: Conferenza dei servizi sull’idrovia, a pag 43 è scritto: “la darsena potrà essere strutturata in modo da accogliere il traffico turistico ed in tale senso dovrà essere attrezzata con impianti e servizi (non inclusi nel presente progetto).”. Notare il NON INCLUSI che significa tutto fuorché puntare su quelli! Si glissa sulla chiarezza della Zappaterra. Non è precisato se è stata chiara per ammissione del lapus o, peggio ancora, sognando turisti fra i container vuoti su navi di categoria V approdanti su banchine di carico merci, nel dimostrare che il “non inclusi” secondo lei è un irrilevante riempitivo grafico.

Dai giornali d’informazione nessuno pretende del giornalismo d’inchiesta. Ma l’informazione consistente in soli significanti (le parole del testo) con poco significato per chi legge è inutile. Le strampalate conclusioni dei miei tre esempi sono irriverenti, ma assai meno severe dei necessari commenti conclusivi omessi dai giornali. Il giornalismo asettico non solo non serve a nulla: fa danni da assuefazioni narcotizzanti. Se n’è avuto prova col referendum sul S. Anna scoprendo che la maggior parte della popolazione sensibile al problema dopo anni e anni di articoli sul tema ancora NON SA che il S. Anna chiude. E’ fallimento informativo o disinformazione assecondata? Redazioni dei giornali d’informazione, per cortesia, fate un esame di coscienza.

 

Paolo Giardini