Tecnosinistra e microetica...: la sessualità Uno dei gap dell'ex sinistra attuale e dell'era berlusconiana, anche il PD eccome, va individuato in una strana regressione neopuritana e sessuofobica, politicamente strumentalizzata. Come sappiamo..da Firenze e dal futuribile rottamatore inrinviabile (al di là delle necessità strutturali live economico internazionali), le destre andavano e vanno sconfitte con i numeri e non con la Magistratura. Ma, non soltanto sconfitte: in base a nuovi cosiddetti valori alternativi che -naturalmente e storicamente- derivano certamente.. dalla celebre questione morale evocata a suo tempo dal grande Enrico Berlinguer. Tra i nuovi valori, molto pragmatici e ben poco intellettualoidi radical chic..., al primo posto... il superamento definitivo della malattia infantile e "genetica" anche della sinistra italiana.. Ovvero il riconoscimento dell' Altro, la legittimità democratica in sè delle Destre come – se votate dagli elettori- software politico e sociale anche creativo e positivo. Il principio non è banale, altra cosa la legittima opposizione in base ad alternative, ma dialettiche, non giacobine o ideologiche, neoprogressiste presupposte più evolute e migliori.
In pillole: ridurre il berlusconismo soltanto a mera decadenza della politica italiana e culturale dal 1994 è un falso storico, ancora ideologico e profondamente antidemocratico... Ne deriva, in questa visione storica diversa dal conformismo dominante unidimensionale nell'ex sinistra.., una fatale diversa visione appunto sulla questione sessuofobica e neopuritana di cui prima....
Fermo restando in termini giuridici le conquiste sacrosante del movimento delle donne, tutt'oggi da perfezionare, l'edonismo culturale berlusconiano, Drive In e Veline incluse, demonizzato dall'Intellighenzia, va inquadrato in ben altra prospettiva... Eroi e Santi (anche al femminile) sono pochi.... Nè – dopo Gramsci e McLuhan in particolare- è possibile e democratico bollare la mass cultura ... di stupidità e pensiero acritico, sorta di razzismo culturale ben evidente... Gira e rigira, il rifiuto totale dell'edonismo televisivo berlusconiano, altro non è – al contrario- che il rifiuto di una nuova sensualità quotidiana e collettiva, basata non sulla prostituzione del corpo femminile, come appunto- anche le femministiche odierne s'abbagliano- ma sull'emersione sociale sia della bellezza e sul femminile arhetipico. Se si vuole – per dirla con Baudrillard – codice di grado 1, ma comunque flusso collettivo verso il piacere e l'estetica e non necessariamente messaggero del ruolo femminile sottomesso e subordinato a chissà quale neopatriarcato o maschilismo fallocratico...
Non ultimo: in contro-luce, l'emersione collettiva della natura umana, ambivalente e complessa, che non necessariamente esclude la bellezza e la seduzione come arma femminile di conquista sociale e del potere.... Soprattutto, il ritorno di quell'archetipo Anima/Animus, femminile maschile, storicamente uploadato alla società dell'immagine e dei simulacri, non necessariamente negativa.
Il principio di precauzione, in tal prospettiva, va focalizzato nella modulazione dell'archetipo o dello stile Drive In, ma senza astrazioni che spesso celano al contrario, il rifuto della sessualità, della bellezza e dello Scambio e della Merce non , regredendo persino a spiritualismo pre Marx..., necessariamente reificanti, in quanto semplicemente quasi assiomi della natura umana e della psicologia collettiva...
Va da sè: no global o aspiranti modelle, la ricerca del femminile nelle nuove generazioni donne, giovani o meno è neppure una ricerca, ma dato quasi innato: e trasparente palcoscenico quotidiano.
Tale nuovo scenario, non è microprostituzione, ma microhappening della vita quotidiana, innestare la Bellezza nella macchina sociale, evolverla.... Molto chiaramente, meglio in giro delle piccole Moana Pozzi che delle Suore Laiche: poi sceglieranno le piccole Moana se diventare necessariamente delle Simone de Bouvoire o delle Lou Salome o delle Margherita Hack. All'alba e nella luce quotidiana duemila11 , in primis il Desiderio e la Fantasia, energia solare dell'etica, anche postmoderna e minimalista e liquida... Come sempre, l'etica senza desiderio altro non è che morale autoritaria e reazionaria, anche se griffata..." progressista..."
Roby Guerra