“Si sentivano belle, quella sera, ognuna a modo suo. Irene indossava un abito blu notte, che ne ammorbidiva le curve prosperose e le
lasciava scoperto il décolleté ancora tonico e pieno. Alba aveva osato sbilanciarsi con un vestito rosso, che creava un bel contrasto con i
capelli e gli occhi scuri. Milady aveva scelto l’azzurro chiaro, come i suoi occhi, che erano sottolineati ed esaltati dal colore.”
Cinque
donne a Venezia, cinque donne che hanno scelto questa incantevole città lagunare per incontrarsi. Irene, Alba, Venus, Milady ed Eliana si
conoscono via chat, ogni giorno si raccontano e trascorrono qualche ora creando un personaggio per evadere dalla realtà, ma in tutto questo
si sono cimentate delle amicizie e dei sentimenti. L’uscita di una sera per divertirsi e per mostrarsi al pubblico come regine, come
vincenti di una situazione anomala.
“Senza rete”, edito nel 2009 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana
“Trasfigurazioni”, è un romanzo scritto a quattro mani da Stefania Giovando ed Anna Luciani. Le due autrici si sono cimentate in un’
esperienza letteraria di comparazione della chat con la realtà, infatti, il romanzo racconta dei rapporti umani tramite lo schermo e la
scrittura digitale. Protagonisti un gruppo di persone di tutta Italia che per diversi motivi si è ritrovato a cercare svago nella chat. L’
idea dell’incontrarsi tutti insieme in una città nasce dalla curiosità di capire se, anche in una situazione di realtà fisica, le loro
simpatie possano mostrarsi senza alcuna difficoltà.
Ogni personaggio de “Senza rete” è ben sviluppato, gli atteggiamenti della chat sono
comparati a quelli della realtà. Si ha l’impressione di appartenere al gruppo in quanto la prosa è ripresa di pari passo dalle
conversazioni chat, e questo è un punto di forza del romanzo in quanto oggi la scrittura digitale è riuscita a sottomettere l’oralità. Il
linguaggio, quindi, diviene l’oggetto stesso del romanzo.
“’Professore – aveva detto la ragazza con fare ammiccante – cosa ne pensa del
mondo delle chat?’
‘È un lungo discorso, ma posso solo dire che bella comunicazione a distanza sentimenti, emozioni, aspettative, sono
amplificate al massimo. È questo il pericolo del mondo virtuale.’
Si era alzato per congedarsi dai suoi studenti, ma la ragazza lo aveva
apostrofato ancora: ‘Professore, allora non ci si può innamorare attraverso la chat?’”
Il professore, Max, aveva iniziato anche un po’ per
noia un gioco d’amore con Lucia. I due nel canale chat si stuzzicavano a vicenda sino a manipolare la loro vita in funzione della chat.
Entrambi con una vita matrimoniale ed entrambi insoddisfatti. Da un gioco pseudo innocente alla nascita di un sentimento forte.
“L’
orchestra attaccò un tango. Lui si alzò e lentamente, senza fretta, si diresse verso la donna fasciata nel lungo, morbido abito nero, che
le lasciava scoperte le spalle, mettendo in evidenza l’attaccatura dorata del seno e aprendosi in uno spacco sulla gonna, che scopriva la
gamba tornita e affusolata.”
Stefania Giovando (La Spezia), laureata in Lettere Classiche, scrive testi teatrali, racconti, romanzi,
saggi, per i quali ha vinto numerosi premi. Ha tenuto corsi di scrittura narrativa e partecipato come relatrice a convegni nazionali ed
internazionali di Letteratura e Arteterapia. È membro dell'Istituto Italiano di Cultura.
Anna Luciani (Napoli), laureata in Teologia, è
docente di scuola media e membro dell'Istituto Italiano di Cultura. Si interessa di Letteratura, Teatro, informatica e multimedialità. Ha
svolto il ruolo di webmaster del sito della Scuola nella quale insegna. Scrive racconti, romanzi, testi teatrali, per i quali ha vinto
diversi premi.
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni