REFERERENDUM 12/13 giugno No all'acqua privata. ma vota SI.....

Ora
domenica alle 7.00 - 13 giugno alle ore 15.00

Luogo
CHIUSURA CAMPAGNA REFERENDARIA - VENERDì 10 GIUGNO 2011 AULA CONSILIARE "G. SESSA" PALAZZO DI CITTà - FISCIANO

Creato da

PerAssociazione PRIMAVERA

Maggiori informazioni
Interverranno:
TOMMASO AMABILE, sindaco di Fisciano
GIOVANNI FILATRELLA, Dipartimento di Scienze per la Biologia, la geologia e l'Ambiente, Università del Sannio
ANTONIO PETRAGLIA, Dipartimento di Scienze Ambientali, Seconda Università di Napoli
Coordinerà gli interventi: GIOVANNI SCAFURI, coordinatore PD Fisciano
...

Per dire NO bisogna votare SI:

Vuoi eliminare il ricorso all'energia nucleare? SI.

Vuoi cancellare la privatizzazione dell'acqua? SI.

Vuoi sbarazzarti del legittimo impedimento? SI.

Il referendum passa se si raggiunge il quorum. Occorre che vadano a votare 25 milioni di italiani. Per questo dobbiamo informare.
Che cosa si vota nel prossimo referendum?
Il referendum del 12 e 13 giugno prevede quattro quesiti distinti: due riguardano la privatizzazione dei servizi idrici, uno il ricorso all’energia nucleare e l’ultimo riguarda la legge sul legittimo impedimento.

Cosa si decide riguardo l’ACQUA?
Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.... Il comitato referendario vuole abrogare la norma per cui la gestione delle Ato e dei servizi idrici passerà in mano a società di capitale privato o misto, a partire dal 2012. La vittoria al referendum bloccherebbe di fatto il procedimento di privatizzazione dei servizi idrici avviato dalla maggioranza. Il secondo quesito riguarda invece “la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”: il comitato referendario vuole abrogare la parte di normativa che permette ai gestori privati di ottenere un guadagno dal capitale investito. In questo modo verrebbe impedito alle aziende di realizzare profitti e, di conseguenza, renderebbe non conveniente agire su questo mercato.

Cosa si decide riguardo il NUCLEARE?
Il quesito prevede l’abrogazione di una grossa mole di articoli e commi: in breve impedirebbe la costruzione di centrali sul territorio italiano. In seguito al disastro di Fukushima e al rinnovato dibattito sulla sicurezza del nucleare, il Governo ha però annunciato una moratoria sull’atomo, che posticiperà ogni decisione sull’argomento per almeno un anno. Il comitato referendario accusa la maggioranza di cercare di confondere gli elettori e, in questo modo, di minare il successo del referendum. Nel 1987, a poco più di un anno dalla tragedia di Chernobyl, gli elettori decretarono con una maggioranza dell’80% il no assoluto alle centrali nucleari in Italia. La vicinanza tra disastri nucleari e referendum, con relativa influenza sulle decisioni, si ripete quindi anche quest’anno.

Cosa si decide riguardo il LEGITTIMO IMPEDIMENTO?
Si tratta del quesito più “politico” tra quelli proposti il 12 e 13 giugno. Il legittimo impedimento permette al Presidente del Consiglio e ai ministri di non recarsi in un’udienza penale se sopraggiungono impegni di carattere istituzionale. La Corte costituzionale a gennaio ha ridimensionato l’applicabilità della norma, ma un’eventuale vittoria dei sì la cancellerebbe del tutto