IL SINDACO MATTEO RENZI : Enews 322, giovedì 23 giugno 2011

 MATTEO RENZI



Enews 322, giovedì 23 giugno 2011

Newsletter quindicinale. Un modo per restare in contatto, per fare il punto della situazione insieme e per evitare di parlarsi solo con le interviste o in campagna elettorale. Chi gradisce può segnalare altri amici. Chi non gradisce può cortesemente farlo notare: enews@matteorenzi.it

 

Newsletter molto rapida, giusto il tempo di qualche flash alle principali vicende di questi giorni.

A Firenze sono state giornate molto intense. Niente in confronto a ciò che avverrà nelle prossime, sia chiaro: sta infatti entrando nel vivo il grande progetto di estendere l'area pedonale della città. Come per Piazza del Duomo nel 2009, qui non si tratta di una semplice operazione di viabilità, ma di un investimento culturale. È l'idea che le nostre strade rinascimentali non siano solo un contenitore di auto e motorini che sfrecciano a tutte le ore. È l'idea che si possa tornare a scoprire la piazza come luogo dell'incontro, del confronto, della condivisione e non solo dell'attraversamento. È l'idea che si possa vivere in città dove il ritmo dei passi abbia diritto di cittadinanza almeno quanto il frastuono dei motori. Questo articolo su Repubblica nazionale lo spiega bene. (Se volete, c'è un'ampia rassegna stampa (parte1 [5,7mega], parte2 [9,3mega]), anche con le proteste e le critiche di chi non è d'accordo). Utopia? Può darsi. Ma noi ci crediamo, davvero. Così come crediamo davvero nell'idea di una Firenze capitale della sostenibilità, città dove la vivibilità passa da un'edilizia di qualità, dal risparmio energetico, dall'Arno finalmente depurato, dalle piste ciclabili, dalle Grandi Cascine, dalle nuove case popolari fatte con materiali diversi: tutti temi che stanno alla base del piano strutturale, il primo a volumi zero di una grande città. Dopo anni di polemiche Firenze torna ad avere un documento urbanistico. Lo abbiamo definitivamente approvato ieri. Per chi non ha niente di meglio da fare, qui c'è il video con la mia relazione. Qui un'intervista alla presidente della Commissione Urbanistica Elisabetta Meucci.

Per chi ama la città inoltre segnalo che domani, 24 giugno, la Festa del Patrono si caratterizzerà per molti motivi. Il calcio in costume è tornato dopo anni a svolgere un torneo regolare e la finale tra Azzurri e Bianchi sarà ripresa in diretta su diverse emittenti locali e anche su SKY al canale 597 dalle ore 17. Diretta TV anche per i tradizionali Fochi di San Giovanni, con un piccolo omaggio all'unità d'Italia. Ma la giornata consentirà anche di assistere alla consegna dei fiorini d'oro (ore 21, Lungarno della Zecca) e alla riapertura della Torre di San Niccolò, dove domani si entrerà gratuitamente e dalla quale si può gettare uno sguardo inedito sulla città. Le visite saranno possibili dalle 8 alle 18.  Ci piace l'idea che ogni anno – per San Giovanni – Firenze si riappropri di un luogo. Lo scorso anno fu l'apertura dei cortili di Palazzo Vecchio, quest'anno la Torre. Allo stesso modo nel mese di agosto diventa una tradizione la demolizione di alcuni spazi discutibili in città: nel 2010 fu abbattuta la pensilina della stazione, quest'anno buttiamo giù  le Ex Poste di via del Pratellino.

Festeggio in queste ore i primi due anni in Palazzo Vecchio. Ripenso a quella notte in piazza Santissima Annunziata dove festeggiammo insieme la vittoria e all'emozione delle prime ore da sindaco. Sembra un decennio, sono appena due anni. Qualcuno mi ha chiesto: “Ma che c'era proprio bisogno di combinare tutto questo casino delle pedonalizzazioni?” Io rispondo che no, bisogno non c'era. Si poteva e si può andare avanti come si è sempre fatto, conservando e vivendo di rendita. Ma io penso che una città come Firenze imponga a chi la amministra il gusto della sfida, della novità, del rischio, di innovarsi. Bisogna avere il coraggio di cambiare, di mettersi in gioco. Firenze è come una bici, se smette di correre, cade.

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Poco da segnalare, invece, sulla politica nazionale. Del resto è difficile immaginare grandi riflessioni quando le notizie principali di questi giorni sono state Pontida, la P4 o le nostre discussioni interne su quale coalizione fare. Martedì sono stato a Ballarò, ospite di Giovanni Floris: qui c'è il video con i miei tre brevi interventi. Sono stato contestato per aver ironizzato sulle cerimonie leghiste. Niente di personale, sia chiaro: ma davvero se vedo uno che adora l'ampolla del dio Arno a Firenze, io chiamo il 118 e penso a firmare un trattamento sanitario obbligatorio.


Un sorriso, a presto
Matteo