Lo spettro della Fallaci s'aggira per ...Ferrara

 

Poggio Renatico. Era attesa per ieri pomeriggio la decisione definitiva sulla possibilità di allestire un campo profughi nell’area del demanio militare di via Uccellino. Non è però arrivata.
Tutto è slittato. Il ritorno in Tunisia del ministro dell’Interno Roberto Maroni per definire l’intesa con le autorità locali contro l’immigrazione clandestina, dopo che la prima visita, insieme al premier Berlusconi, si era conclusa con un nulla di fatto, ha modificato l’agenda politica italiana.
In attesa di una soluzione condivisa, tutti i tavoli sono stati posticipati, a partire dall’incontro della cabina di regia sull’emergenza immigrati, aggiornata a oggi alle 18.
Vasco Errani ha fissato a oggi alle 15 la riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle province autonome sulle “determinazioni da assumere a seguito della riunione della Cabina di regia nazionale sull’emergenza umanitaria – Immigrazione dai Paesi del Nord Africa” dello scorso 1° aprile. Mentre, appunto, la seduta fra governo, Regioni e autonomie locali è stata rinviata dal ministro dei rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, alle 18, a Palazzo Chigi.
CONT:

http://www.estense.com/ancora-nessuna-decisione-su-poggio-0135687.html
 

Ritorna la Fallaci

Gentile Direttore,

guardando sconvolta, alla televisione, l’arrivo di migliaia di marocchini, tunisini, libanesi etc. nella mia povera martoriata Italia, non posso non pensare alla coraggiosa e provocatrice giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, deceduta nel 2006. Penso soprattutto alle sue 162 pagine della “Rabbia e l’Orgoglio” e in alcune, condivisibili, dove scrive: “La mia Italia, guai a chi me la invade, siano francesi, austriaci, tedeschi o i compari di Osama Bin Laden, per me è lo stesso. Che per invaderla usino i cannoni o i gommoni, idem”. E poi ancora: “La nostra Patria: siamo morti per quel tricolore, Cristo! Impiccati, fucilati, decapitati. Ammazzati dagli austriaci, dal Papa, dal Duca di Modena, dai Borboni. Ci abbiamo fatto il Risorgimento con quel tricolore: e l’Unità d’Italia, e la guerra sul Carso e la Resistenza”.

Ci aveva avvertiti che era in atto un’invasione in Italia e in Europa dall’oriente. Ci aveva anche detto della colpevole inettitudine delle forze politiche a gestire l’immigrazione clandestina. Secondo la Fallaci è in atto un processo di decadenza della civiltà occidentale, soprattutto europea. “Vi sono dei momenti, nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un’obbligo”. La Fallaci getta uno sguardo feroce su di noi, ci porta a riflettere, su realtà a volte scomode per tutti. Un libro che ha subito milioni di critiche, che ha creato un vero e proprio movimento di discussioni togliendoci le bende agli occhi su moltissime realtà.

La Fallaci è stata anche tacciata di razzismo, di troppa americanietà, di superbia e di megalomania. Naturalmente non mi trovo d’accordo. Non dobbiamo dimenticare che ella, giovanissima, si è unita ai partigiani contro i nazi-fascisti, nella sua bella Toscana, dove è nata e cresciuta. Una donna che ha avuto il coraggio di intervistare mezzo Oriente, rischiando spesso la propria vita.

La famosa intervista che fece a Gheddafi, più la leggo e più mi fa incavolare: “Voi italiani, vi abbiamo sopportato anche troppo: se non fossimo stati saggi, saremmo entrati in guerra mille volte con voi. Non l’abbiamo fatto perchè noi siamo sempre dalla parte della civiltà. Nel Medioevo siamo stati noi a civilizzarvi. Eravate poveri barbari,creature primitive e selvagge. La scienza di cui ora gioite è quella che vi abbiamo insegnato noi, la medicina con cui vi curate è quella che vi abbiamo dato noi. E così l’astronomia, la matematica, la letteratura, l’arte…Perfino la vostra religione viene dall’Oriente. Cristo non era romano.” Rifiutando il fatto che Cristo era ebreo, come era effettivamente, egli intende colpire sempre Israele, il suo grande nemico.

Gheddafi poi si vanta della sua azienda italiana, la Fiat: però nega di conoscere Gianni Agnelli. Si vanta anche che avrebbe potuto salvare Aldo Moro perché egli era amico dei mussulmani.

Gheddafi non ci perdona l’invasione, anche se, abbiamo chiesto scusa, abbiamo pagato in soldoni, e Berlusconi gli ha pure fatto il baciamano.

Non sono mai stata razzista, non potrei permettermelo, ma non sono d’accordo dell’invasione che stiamo subendo. La trovo molto molto pericolosa. Accogliere donne e bambini, sì, ma gli uomini, no: perché non rimangono a difendere la loro Patria? Dove trovano tutti questi soldi per pagarsi il viaggio? Cosa faranno in Italia che non vi è lavoro neanche per noi? Una situazione tragica e anche comica per il modo in cui viene gestita.

Laura Rossi

http://www.estense.com/ritorna-la-fallaci-0134652.html