Roby Guerra: Manifesto del Futurismo 2011, Roma 24 marzo 2011

houdini11-hp.jpg*OGGI 24 MARZO 137° anniversario della nascita di Harry Houdini (*from Google logo)

 

Matteo Renzi Fuori!.jpgroberto guerra poesia futurista.jpgMANIFESTO DEL FUTURISMO 2011-FUTURISTI DI SINISTRA *futurguerra.fainotizia.it

CONTRO SINISTRA E LIBERTA E PDCI/FS


Via subito, rottamazione 1, l'equivoco futuristi-finiani avallato dai media netanalfabeti. Ma acceleriamo. Come futurista contemporaneo, ritengo la battaglia per il futuro del futurismo debba avere come bersaglio ieri come oggi l'informazione... Ieri per colpa di Argan, ex camicia nera, e certa vulgata paragramsciana: oggi per certi loro zombies eredi ancora pii mai pentiti devoti al paleocomunismo: l'ala estrema, “fascista rossa”, già ben nota negli anni di piombo, già ferocemente combattuta come noto da un certo Berlinguer. Se persino negli anni di piombo, fu mandata al macello da noti cattivi maestri (molti firmatari o simpatizzant del celebre editto contro Calabresi), oggi tranquillamnete ai vertici dell'informazione, della magistratura, quasi una intera generazione, criminosa anche, ovvio, ma semplicemente ingenua, ripetiamo, oggi certi cloni venuti male, saldandosi con i resti magari dei Verdi o di certo neogiacobinismo, peraltro già finalmente rifiutato, a sinistra dai considdetti nascenti rottamatori, vanno smascherati subito.

Noi lo facciamo con l'arte, con estensioni estetico-sociali molto precise: contro certo “fascismo” verde” nascente, neoluddista, postcomunista, ma con buona pace di Marx, Gramsci, Togliatti, Berlinguer e, oggi pochissimi altri, tra i quali certamente Massimo Cacciari , la cronaca news dei rottamatori nascenti di Matteo Renzi (e -come sempre - certa antitradizione radicale): il bersaglio è soprattutto certo antifuturismo ideologico ancora assurdamente presente in Italia in certi ambienti che vanno ora portati alla luce come veri e propri esempi di trollismo culturale. E scannerizzati per quel che sono: con Tac griffate magari, oltre a certi padri storici del progressismo italiano, nuovamente Fromm, Reich, Marcuse, Delouze, Guattari, Baudrillard....Ecco- alla velocità della luce i risultati. Certo “fascismo” verde paleocomunista, veterosessantottardo, nient'altro che - zombies, insulti viventi al futuro, al futurismo, al nuovo umanesimo digitale, al XXI secolo, al Terzo Millennio - fossili viventi, caratteri im-potenti e autoritari camuffati, corazze di parascarabei da schiacciare (metaforicamente) -alla... velocità della luce e del gigabyte...

Nonostante il centenario futurista, celebrato in tutto il mondo, nonostante al limite certe revisioni storiche critiche più o meno in-dirette dei vari De Felice, Nolte, Gentile, finanche molti storici dell'arte di sinistra (!!!), Salaris, Bertoni, Zoccoli, Curi eccetera eccetera, ancora risuona il malleus ideologico dell'equazione, da indovini da strapazzo, del futurismo, come movimento reazionario (sic!). Tempo di confutazioni finali. Sebbene nelle società liquide e complesse, la democrazia legittima bordi sfumati e anche alternativi, sia dal punto di vista soggettivo che diciamo- pulsionale- è tempo di schierare il nostro futurismo a sinistra, se in Italia, ancora il dibattito esige password del novecento già terminato, anche se- come noto-oggi è tutta da reinventare. Va da sé: nel 1983 abbiam scritto il manifesto microchip neofuturista, indiscutibile... ripartivamo da certo umanesimo marxista! Nel 2000 e poi 2010 una revisione critica di Marx come futurologo ante litteram, rilanciata da una nota associazione culturale futuribile notoriamente libertaria e ultraprogressista (e anche per la cronaca su Majakowski, al quale abbiamo anche dedicato molte poesie.)

Geneticamente il Futurismo era di sinistra, tecnoanarchici ante litteram! E' e sarà sempre progressista, in avanti, globalmente. Anni 2000, società liquida e complessa, al di là del novecento terminato, al di là -a livello conoscitivo della destra/sinistra o sinistra/destra. Ma se in Italia contano ancora soprattutto le formule magiche, pur in ottiche sempre aperte e anti-ideologiche- rispettando l'Altro, cosa ancor oggi inaudita per certa estrema sinistra, allora: 2011 futuristi di sinistra!


ROBERTO GUERRA FUTURISTA