ALESSANDRINA Educazione strad-ale: questa sconosciuta!!!!

Dopo vari anni di guida nell’umida cittadina estense, non ho potuto evitare di notare un grave disagio nel traffico cittadino: le rotonde. I ferraresi davvero non hanno capito come funzionano, sono spiazzati da esse come dai cerchi nel grano: un mistero la loro utilità ed il loro funzionamento. Sono talmente varie le soluzioni con cui gli automobilisti cercano di circumnavigare queste struttere architettoniche, che ormai sono diventate il regno dell’anarchia, ove vince la legge del più forte (o, trattandosi di guida di veicoli, del più veloce e del più grosso). Dal momento che le forze dell’ordine non contribuiscono a governare quest’entropia stradale (appostatesi in prossimità di esse, piuttosto fermano per controlli chiunque abbia una macchina datata – nessun riferimento ad esperienze personali ovviamente! -  anzichè intervenire sui vari illeciti commessi davanti ai loro occhi), vorrei proporre al Comune ferrarese un corso a fascicoli, magari da allegare a riviste, in cui si insegni  passo per passo come percorrere una rotonda. Ho anche immaginato come potrebbero essere impostati:

  • Lezione n°1 : Dare la precendenza non rende impotenti.
    Giunti in prossimità della rotonda, prestare attenzione ai triangolini bianchi verniciati sull’asfalto: sono il segnale orizzontale dell’obbligo di precedenza. Si deve rallentare e valutare se la corsia in cui s’intende immettersi è libera e poi passare.
    Tagliare la strada a chi è già nella rotonda non è educato, oltre che pericoloso.
    Ha la precendenza chi sta già transitando nella rotonda, gli altri possono immettersi quando la corsia è libera.
  • Lezione n°2: Le corsie di destra e di sinistra non sono schieramenti politici.
    Generalmente le rotonde, che sono a senso unico, sono formate da 2 corsie: una di destra ed una di sinistra. Ci si deve immettere in quella di destra quando s’intende voltare alla prima uscita (a destra); ci si deve immettere in quella di sinistra quando s’intende proseguire diritto (seconda uscita a destra) od andare a sinistra (terza uscita a destra).
    Non sono corsie di accelerazione.
    Non sono corsie preferenziali.
    La corsia di destra non deve essere usata per sorpassare chi sta passando all’interno della rotonda.
    La scelta della corsia non deve essere basata su quale è libera al momento del vostro passaggio.
    Ci si sposta dalla corsia di sinistra (quella più interna) a quella di destra (quella più esterna) nel momento in cui si è in prossimità dell’uscita d’interesse, ovviamente dopo aver segnalato il cambio di direzione con la freccia corrispondente.
  • Lezione n° 3: l’uso degli indicatori di direzione non è facoltativo.
    Senza le frecce, gli altri automobilisti non sanno quale corsia potrebbe essere libera, quindi non sanno quando immettersi e quindi si creano code, esattamente quelle che la costruzione delle rotonde intendeva ridurre.
    L’uso degli indicatori di direzione (le frecce) non è complicato: se il volante gira a destra (senso orario) si solleva la leva delle frecce (posta al lato sinistro del volante), se gira a sinistra (senso antiorario) la si abbassa. Al termine della curva la leva rientra automaticamente in posizione centrale.
    Mi spiego meglio: in prossimità della rotonda bisogna rallentare per dare la precendenza, se si vuole svoltare alla prima a destra, si mette la freccia a destra e ci si immette nella corsia di destra; se invece si deve proseguire diritto o girare a sinistra (vedere lezione n° 2 per maggiori dettagli), si mette la freccia a sinistra, ci si immette nella corsia di sinistra, in prossimità dell’uscita scelta si mette la freccia a destra, si passa nella corsia di destra ed infine si svolta. Tutto qui.....
 
CONTINUA
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