Faenza: rivoluzione commerciale... E Ferrara?

Carugati e Ramina temono che le piccole imprese commerciali, già alle prese con la contrazione dei consumi prodotta dalla crisi economica, non potranno affrontare «l’impegno di apertura settimanale che non prevede la giornata domenicale di riposo e neppure la mezza giornata di chiusura infrasettimanale, quando la loro struttura aziendale si basa prevalentemente sulla loro attività diretta e, quando va bene, su un numero limitato di dipendenti, ai quali è comunque necessario consentire i riposi previsti dai contratti di categoria».


Ascom e Confesercenti temono anche che 125 negozi di livello medio-alto all’outlet metteranno in crisi le attività migliori del tessuto commerciale del centro storico. «Il centro si impoverirà, e non potrà che aumentare il degrado che tutti a parole dicono di volere contrastare». Si teme pure una riduzione dei negozi «che ancora resistono nei piccoli comuni del territorio circostante».

                                                                                          ***da Il Resto del Carlino Ravenna del 28/10/2010.