CARO SINDACO, NON SI ARRABBI.
Caro sindaco, la ringrazio del “bentornato”, ma la informo di non essermi mai assentato. Mi spiace che la sollecitazione ad “agire” le abbia alterato l’umore, al punto da attribuirmi un deficit di umiltà, solo per averle ricordato la azioni base, alcune delle quali ci rivela aver attuato, per fronteggiare una vicenda che evidentemente necessita di ben altro, se da anni è incagliata. Spiace anche che lei non abbia ringraziato per la disponibilità da noi offerta ad affiancarla nella sua titanica battaglia.
Ma a qualcosa, caro sindaco, è servito il mio intervento: lei ha finalmente informato i cittadini delle iniziative intraprese per risolvere il problema, anche se, ribadisco, avrebbe dovuto farlo prima di atteggiarsi a Gabibbo. Del resto, quando vuole, ai giornali sa ricorrere. Ma visto che al momento, nonostante gli sforzi compiuti, lei non è ancora in grado di darci notizie sui tempi di affidamento ed esecuzione delle opere, le rinnovo il consiglio a far montare ai suoi dirigenti la tenda canadese presso gli uffici dell’Anas (mi creda, funziona!), ma soprattutto ad incatenarsi lei stesso al pilone icona. Le garantisco che noi saremmo al suo fianco. Glie lo suggerisco da consigliere comunale Ppf/M5S, eletto dai cittadini per tenerle il fiato sul collo, e non come ex city manager, da lei (e Sateriale) licenziato senza giusta causa prima della scadenza naturale dell’incarico (lascio ai lettori immaginare perché!), facendo pagare ai cittadini il costo di tale scelta, peraltro contrattualmente previsto.
E non si preoccupi, caro sindaco, di come il sottoscritto impieghi il suo tempo. Sappia che per fare ciò che chiedono gli elettori, il tempo non basta mai. Pensi un po’ che ho in mente di chiedere una mano a qualche consigliere rilassato della sua maggioranza, che tanto ha fatto per risolvere il problema di cui trattasi!
Le faccio i migliori auguri per l’incontro a Roma del 14.9. Spero non vada solo.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf/M5S