Per DiversaMente Donna, rassegna in corso a Ferrara dal 1 al 7 marzo, 8 Marzo...alternativo e provocatorio, a cura di Thc Polimedia, Mario Slener e Natascia Cristofori, ieri sera a La Mela, serata performance live e clip di Maura Chiulli-IDENTITA' DI DONNE IN TRANSITO: con la sorpresa di David Palada de L'Asino Rosso V.J set per l'occasione.
* da allthewordoner Intervista a Maura Chiulli di Luciana Cameli (2009)
Maura Chiulli è una donna, che finalmente non ha paura. E’ una lesbica, una scrittice, una performer, una commessa. Maura è una ferita che non cicatrizza, un’artista che fa del sangue la sua linfa e la sua ispirazione. Maura è il veleno della verità. Maura è un contratto senza clausole vessatorie e senza compromessi, un rigurgito infantile e una moglie in restauro. Maura è una che non ama parlare di sè, se non attraverso la voce dei suoi personaggi.
2- Chi è Maria?
Maria è la protagonista femminile del mio romanzo “Piacere Maria”. Maria è una donna stanca, che decide di salvarsi. Da vent’anni Maria cerca l’autodistruzione, attraverso diversi sintomi mortali: anoressia, bulimia, autolesionismo. Un giorno decide di capire cosa si nasconde dietro queste palesi manifestazioni di dolore e scopre la sua essenza, con l’aiuto di un uomo, un genio, un malfattore, un cinico: il Dott. T.
Maria è una donna che prova a nascondersi dietro le ferite che infligge al suo corpo. Il Dottor T. è il suo alter ego maschile: lui attraverso il sesso, lei attraverso il cibo, entrambi rinunciano temporaneamente alla vita, fino a quando..
3- Cos’è l’omosessualità per te?
L’omosessualità è una naturale declinazione, variante della sessualità. Non è una malattia, non è un vezzo, non è un vizio. Credo nella fluidità sessuale, non credo nelle caselle precostituite, nei limiti. E con questo nonvoglio assolutamente dire che una persona omosessuale possa diventare eterosessuale. Credo, però nella confusione, nell’indecisione, nella paura. Credo nella libertà di ciascuno di sentirsi libero di essere (libertà preclusa agli italiani).
4- Cosa vuoi trasmettere con le tue parole?
La letteratura, quella bella, quella che amo, non è mai pedagogica. Dai miei maestri ho imparato a non pretendere di dare mai lezioni a nessuno. L’onestà, quella desidero traspaia da ogni parola, che scelgo.
Trasmettere emozioni credo sia estremamente difficile, ma è l’unico obiettivo della mia penna. Non mi interessa il diletto, il gioco, la farfalla, il fiore, ma patisco il fascino sordido del male, del dolore, della verità che troppo spesso si nasconde dietro la sofferenza.
5- Che libro, quadro e film sei?
Molto difficile dirne uno per categoria..Libro: Al di là del bene e del male, F. Nietzsche. Film: Amores Perros di Alejandro Gonzalez. Quadro: Le amiche, di Egon Schiele.
6- Cos’è il sesso per te?
E’ una forma intensa di onestà, che non è facile concedere a se stessi. Il sesso è svelarsi, raccontarsi, abbandonarsi. Io ho sempre vissuto uno stato patologico di diffidenza verso l’atro e il sesso, che è il luogo privilegiato in cui ci si incontra con l’Altro, mi ha costretta a farmi delle domande. Ho compreso perchè vivificare le fantasie mi pareva vergognoso e infame e adesso il sesso è il sapore che regalo alle mie giornate: amaro, dolce, violento, lieve, come mi piace. In fondo credo che il sesso sia l’unica manifestazione di Libertà a Autonomia rimasta.
7- Sei felice dei riscontri dei tuoi lettori?
I riscontri dei mie lettori mi rendono immensamente felice. Non amo abbandonarmi pubblicamente alle emozioni e ogni volta che un lettore o una lettrice mi chiede una dedica o un autografo, fatico a trattenere i segni della commozione. Fan Club su facebook, siti, interviste, recensioni…ogni volta non credo ai miei occhi. Anzi, se me lo concedi, approfitto per ringraziare il mio amato pubblico: calore insostituibile.
8- Progetti futuri?
Sto lavorando al prossimo romanzo: visto il successo del primo, Editore e pubblico (e naturalmente io) attendono con ansia il mio nuovo testo. Lavorare nel sociale e proseguire il mio personale progetto NO-OMOFOBIA è un’altra priorità, quindi continuare ad esibirmi nei teatri e nei locali italiani con le mie performance. Preparare una mostra-performance con una scultrice favolosa: Giulietta Grimaldi..Insomma i progetti sono tanti e faticosi, ma sono impaziente di realizzarli tutti.
9- E’ più difficile essere o avere?
Senza ombra di dubbio dico ESSERE e Maria, la mia protagonista, lo testimonia ad ogni pagina. Essere presuppone un’indagine, una decifrazione, una comprensione di se stessi, che l’Avere non implica.
Essere vuol dire concedere a se stessi la possibilità di essere felici. Avere credo voglia dire accontentarsi e rispondere (in modo fallimetare) ad un bisogno psichico, ad un desiderio, con un appagamento fisico, materiale.
10- Urlo liberatorio. Tutto quello che ti senti di dire.
Lasciateci Liberi di essere. Il mio urlo liberatorio lo rivolgo alle Istituzioni politiche e religiose. Sono lesbica e per questo il mio Stato non laico mi considera una cittadina diversa. Basta. Il mio grido è contro il pregiudizio, gli stereotipi, l’ignoranza.
Una Rivoluzione culturale e sessuale è possibile.
[Intervista di Luciana Cameli a Maura Chiulli]
http://alltheword.blogdo.net/mie-interviste-a-artisti-vari/intervista-alla-scrittrice-maura-chiulli/
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