BOOM ESORDIO DEL GIOVANE POETA ZAIRO FERRANTE

Ferrante_jpgGRANDE.jpgZairo Ferrante
Nato nel 1983 in provincia di Salerno, vive a Ferrara, dove studia all’Università. Questa è la sua opera prima

D’Amore, di sogni e di altre follie. Un libro da leggere tutto d’un fiato, un veloce viaggio sul sottile filo che separa la “normalità” dalla Follia, un viaggio sulla strada dell’introspezione, un libro in bilico tra poesia e prosa. Pagine che mescolano Amore e rabbia, parole che trasformano il Sogno in realtà e che rendono folle il “normale” e “normale” il folle. Ma anche un libro stampato volutamente senza indice, da aprire a caso e da richiudere dopo un minuto. Uno specchio in cui riflettersi o un brutto quadro che non si vuol vedere. Un libro da leggere mille volte e che per mille volte può cambiare. Insomma, un libro che racchiude Sentimenti, un libro scritto con Anima e Cuore.

*Esordio boom del giovane poeta campano Zairo Ferrante, studente universitario a Ferrara. Un'opera prima deliziosamente  neoromantica e neosurrelista ("Il Mondo è la Valle del Fare Anima, diceva il geniale John Keats), sulla scia di certo Nuovo Romanticismo culturale euopeo e italiano, anche filtrato da un originale e sorprendente posmoderno, lanciato nei decenni scorsi da figure com James Hilman (Re-Visione della Psicologia) o Franco Rella (L'Estetica del Romanticismo).  Opera prima segnalata anche a livello di vendite (a Ferrara, ma a quanto pare anche nel Centro-Sud) dalla stessa Nuova Ferrara. Opera Prima, nei fatti, sui generis: già espressione concreta di un nuovo talento letterario, già capace di vendere Poesia... evento non frequente nella cultura mercantile del nostro tempo. E, non ultimo: da un lato Este Edition di Ferrara conferma una filosofia editoriale non solo di qualità (generalmente) ma anche di.... talentscout (trend ormai, salvo eccezioni, più degli Editing alternativi che della Grande Editoria); dall'altro il nuovo poeta Ferrante innesta a Ferrara una salutare aria di giovinezza e antidoto verso certa ingessata casta culturale, autoreferente e fondamentalmente ostile alla poesia come conoscenza (Enzensberger), al contrario, stucchevolmente autoterapeutica" R.Guerra

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