IL FUTURO DOPO ALLEANZA NAZIONALE

AN.jpgAn tra commozione e speranza

                                                              di Marco Zavagli

from ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA(7 3 2009)

 

Sarà l’ultimo presidente provinciale di Alleanza nazionale. Dopo di lui non ne verrà eletto un altro. Non nasconde che sarà un “momento di forte commozione quello di domani (oggi, ndr)”. Quando si terrà, a partire dalle 9, nella sala San Francesco di via Terranuova, l’ultimo congresso provinciale di An per eleggere i delegati che faranno parte a loro volta dell’ultimo congresso nazionale di An, il 22 e 23 marzo. A distanza di una settimana, dal 27 al 29, ci sarà poi quello di fondazione del Pdl (entrambi alla Fiera di Roma).


I delegati attivi che saranno eletti oggi sono Luca Cimarelli, Stefania Milani (rappresentante pari opportunità), Vittorio Lodi (per l’Alto ferrarese), Cesare Gaiani (per il Medio ferrarese), Cristiano Di Martino (per il Basso ferrarese), Matteo Fornasini (per la città). Le prime “riserve” sono Renzo Manfrin e Dario Gabbari. Quanto ai delegati invitati di diritto si contano il senatore Alberto Balboni, Enrico Brandani, Mauro Malaguti, Flavio Tuzet, Simone Lodi e Francesco Rendine. Vengono poi i delegati votati nei gazebo: Fiorenza Zabini Bignozzi, Alessandro Duran e Cesare Malagù.


“Sarà un congresso – spiega Cimarelli – carico di emozioni. Non si sentirà nostalgia per il nostro simbolo, perché siamo sicuri della scelta che andiamo a compiere, ma commozione questo sì”. Non finisce niente, insomma, ma anzi “inizia un nuovo percorso politico”. “Negli ultimi anni in questa provincia abbiamo già intrapreso con grandi soddisfazioni e grandi risultati – prosegue il presidente – e siamo convinti che il nuovo corso ne porterà di ancora maggiori: il nostro obiettivo è diventare il primo partito a Ferrara”.


L’apporto di An nel Pdl sarà costituito “dalla nostra tradizione, dai nostri valori e principi, con i quali costruiremo una casa nuova insieme agli amici di Forza Italia, dei popolari liberali, dei democratici di Rotondi e dei socialisti del Nuovo Psi. In questa casa vi vogliamo entrare da protagonisti, non da semplici spettatori”.


L’assise sarà presieduta da Giovanni Donzelli, presidente nazionale dei giovani universitari e la mozione di 13 pagine verrà presentata da Stefania Milani, responsabile provinciale delle Pari opportunità. Un modo per festeggiare la Festa della Donna, accolto da Milani “con favore e con onore; anche se temo sarà difficile non tradire l’emozione per i 15 anni che ci lasciamo alle spalle”.


Che non si tratti di scioglimento, ma di “confluenza”, è lo stesso senatore Balboni a sottolinearlo: “inizia una nuova era – dice -, con un partito plurale fatto di tante identità culturali, dove la destra avrà piena cittadinanza”.


Di sicuro oggi non verranno sciolti i nodi sui candidati del Pdl in Comune e Provincia, anche se Balboni entro tre giorni spera di veder definito il quadro nei comuni del territorio. Per municipio e castello bisognerà aspettare il voto sul federalismo alla Camera, previsto per il 13 marzo. “Solo allora – conferma il senatore – sapremo cosa si farà con la Lega Nord”. Ma il Carroccio non è l’unico possibile alleato per le amministrative e il Pdl è pronto a strizzare l’occhio anche all’Udc. “Con loro si deve aprire un dialogo – conferma il parlamentare ferrarese -, in questa provincia e in questa regione dove il Pd è talmente potente e prepotente la collocazione ideale dell’Udc è a fianco del Pdl, per creare una alternativa possibile di governo”.

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